Emanuele Ragnedda ha confessato l’omicidio di Cinzia Pinna: l’imprenditore avrebbe indicato anche il luogo dove si trova il corpo.
È arrivata la svolta nel giallo della scomparsa di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo di cui si erano perse le tracce nella notte tra l’11 e il 12 settembre. Emanuele Ragnedda, imprenditore del vino di 41 anni, ha confessato il femminicidio davanti ai carabinieri e al procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso. Non solo: l’uomo avrebbe anche indicato il luogo in cui si troverebbe il cadavere. Intanto, si registrano nuovi sviluppi anche nel caso Alessia Pifferi, con le ultime dichiarazioni degli psichiatri.

Cinzia Pinna, la confessione dell’imprenditore Emanuele Ragnedda
La confessione, come riportato da L’Ansa, è avvenuta durante un interrogatorio alla presenza degli inquirenti. Emanuele Ragnedda era già indagato per omicidio volontario nell’ambito dell’inchiesta seguita dalla PM. Cinzia Pinna era stata vista per l’ultima volta in un locale di Palau, proprio in compagnia dell’uomo e di un giovane milanese di 26 anni. Il giovane è a sua volta indagato, ma per occultamento di cadavere.
I legali del ragazzo hanno precisato che tra lui e l’imprenditore c’era solo un rapporto di conoscenza superficiale. “Non lo ha frequentato nei giorni della scomparsa e per quello che ci è dato sapere non conosceva la ragazza, quindi non si capisce perché è stato tirato in ballo“, hanno dichiarato.
Le indagini nella tenuta dell’imprenditore Emanuele Ragnedda
Mentre Emanuele Ragnedda confessava, aggiunge L’Ansa, a Palau i carabinieri del RIS di Cagliari erano già al lavoro. Gli accertamenti irripetibili si stanno concentrando nella tenuta vitivinicola ConcaEntosa, di proprietà dell’imprenditore, dove si sospetta possa essere avvenuto il delitto.
La casa all’interno della vasta proprietà viene passata al setaccio dagli investigatori in cerca di elementi chiave. L’avvocato dell’imprenditore ha commentato con cautela: “Aspettiamo con serenità gli esiti, facciamo fare tutti gli accertamenti che competono all’autorità giudiziaria e poi nel merito degli argomenti mi riservo di ritornarci, per il momento non rilasceremo altre dichiarazioni“.