Zelensky parla all’ONU: avverte il mondo dell’espansione della guerra russa e denuncia il collasso del diritto internazionale.
Dopo il discorso del presidente Donald Trump, è stato il turno del leader ucraino Volodymyr Zelensky di prendere la parola all’Assemblea generale dell’Onu. Il leader ucraino ha lanciato un appello alla comunità internazionale, denunciando l’espansione della guerra russa e il fallimento delle diritto internazionale.
La denuncia di Zelensky all’Onu sulle armi
“Se una nazione vuole la pace deve ancora lavorare sulle armi“, ha dichiarato il presidente ucraino, sottolineando che oggi “non la legge internazionale, non la cooperazione ma le armi decidono chi sopravvive“. Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Ucraina vuole il cessate il fuoco, ma che “la Russia lo rifiuta“. Ha definito gli ucraini “persone pacifiche“, accusando Mosca di aver rapito “migliaia” di bambini e chiedendosi “quanto tempo ci vorrà per riportarli a casa“.
Ha poi ribadito che “nessuno se non noi stessi possiamo garantire la sicurezza. Solo forti alleanze, forti alleati e solo le nostre armi“. Per il presidente, “la legge internazionale non funziona a pieno a meno che non si abbiano amici potenti che sono veramente disposti a schierarsi a sua difesa. anche questo non funziona senza le armi. E’ terribile, ma senza questo le cose sarebbero ancora peggiori. Non ci sono garanzie di sicurezza ha detto senza amici e armi”
L’espansione della guerra russa e il fallimento del diritto internazionale
“La gente aspetta che agiamo”, ha detto Volodymyr Zelensky rivolgendosi all’ONU, invitando tutti a “non stare in silenzio mentre la Russia continua a trascinarci in guerra” e a unirsi nel “difendere la vita e il diritto internazionale“.
Il presidente ha criticato la risposta globale “non abbastanza forte” alle recenti violazioni russe dello spazio aereo della NATO. Ha affermato che “l’Ucraina è stata solo la prima, i droni russi stanno già volando per tutta l’Europa” e che “Putin continuerà a portare avanti la guerra, ad allargarla, a renderla più profonda“.
Il presidente ha concluso affermando che “il diritto internazionale è al collasso”, citando i conflitti in Gaza, Sudan e Somalia come prova della debolezza delle istituzioni globali, che “per decenni” hanno prodotto “solo dichiarazioni e dichiarazioni“.
