Influenza e Covid: attenzione ai virus cugini. Il piccolo e i consigli
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Influenza e Covid, scatta l’allarme “virus cugini”: quando ci sarà il picco

vaccino Covid

Con l’arrivo della stagione autunnale, scatta l’allarme influenza a cui va aggiunto quello Covid. Attenzione anche ai “virus cugini”.

Massima attenzione per l’aumento dei casi di influenza e quelli di Covid. In questo senso gli esperti hanno già sottolineato la necessità di prevenire il periodo tipico dei contagi con i vaccini del caso. A descrivere il quadro della situazione ci ha pensato anche l’esperto dottor Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università di Milano, che ha spiegato quando è previsto il primo picco.

Vaccino
Vaccino – newsmondo.it

Influenza e Covid: attenzione ai “virus cugini”

Va tenuta monitorata la situazione legata ai contagi dell’influenza ma anche dei Covid. Si preannuncia una stagione piuttosto pesante, in vista dell’autunno e dell’inverno 2025-2026. Secondo le ultime stime, infatti, i numeri dei contagi attesi in Italia si attesteranno attorno ai 16 milioni. Le stime, realizzate dagli infettivologi, fanno riferimento a ciò che potrebbe avvenire a causa dei virus respiratori, mentre le infezioni da virus SarsCoV2 responsabile responsabile del Covid-19 sono in aumento già da alcune settimane. L’attenzione va tenuta, poi, anche sui i virus chiamati “cugini”.

Parla Pregliasco: tra virus e vaccinazione

Come riportato anche da Rainews, Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università di Milano, ha fatto il punto in merito all’influenza 2025-2026 sottolineando alcuni aspetti da tenere ben presenti. “Dopo due stagioni da record anche quest’anno ci aspettiamo una circolazione sostenuta di virus influenzali e ‘cugini’ come Rhinovirus, SarsCoV2 e il virus respiratorio sinciziale, con un impatto che potrebbe coinvolgere il 15-25% della popolazione, fino a interessare, potenzialmente, circa 16 milioni di italiani”.

L’esperto ha spiegato che occorra tenere “alta la guardia” soprattutto per determinate categorie “fragili”. In questa ottica, Pregliasco ha aggiunto: “I segnali che arrivano dall’emisfero australe ci invitano a non abbassare la guardia: la stagione potrebbe essere intensa, con un aumento dei casi da metà ottobre e un picco invernale. La pressione sui servizi sanitari resta un rischio concreto, soprattutto per le fasce più fragili”.

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ultimo aggiornamento: 25 Settembre 2025 8:54

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