Vittorio Feltri commenta duramente le proteste pro-Palestina a Milano ed attacca la sinistra: il video pubblicato su Il Giornale.
Dopo l’esposizione della bandiera palestinese in Campidoglio e le recenti manifestazioni avvenute a Milano in sostegno della causa palestinese, Vittorio Feltri è intervenuto duramente con un video pubblicato su Il Giornale, dal titolo emblematico “Basta ragazzi in piazza“. Ecco, a seguire, il suo attacco contro la sinistra.

Scontri a Milano, l’attacco di Vittorio Feltri contro la sinistra
Vittorio Feltri ha definito quanto accaduto durante la manifestazione come un episodio che necessita di “ricorrere alla psichiatria“. Ha proseguito sostenendo che “a Milano è successo di tutto. Sono stati fatti dei cortei che poi hanno portato a violenze di ogni tipo. Una situazione invivibile per i cittadini che per ore non sono neanche potuti più uscire di casa per non imbattersi in questi violenti che davano sfogo alla loro ira nel modo più violento possibile“.
Il giornalista ha poi criticato l’atteggiamento dei manifestanti, accusandoli non solo di provocare disordini. Ma anche di vantarsi delle loro azioni: “In sostanza, adesso costoro non solo si difendono ma addirittura si vantano di quello che hanno fatto e gridano che lo faranno ancora, che non si stancheranno di protestare a favore della Palestina, non si sa bene di chi, non si capisce più niente“.
“Andrebbero stroncati con le maniere anche forti”
Il noto giornalista su Il Giornale ha inoltre espresso forte preoccupazione per la continuità di queste manifestazioni. Definendole una “perpetuazione del caos cittadino” e indicando come responsabili i “giovinastri di sinistra, comunisti, estremisti, non so come chiamarli che come abbiamo visto mettono a soquadro la città in pochi minuti“.
Un passaggio particolarmente controverso del suo intervento riguarda il ruolo delle forze dell’ordine. Secondo Vittorio Feltri, i manifestanti “accettano lo scontro con la polizia che secondo loro dovrebbe accarezzarli e incitarli ad ulteriori violenze, quando è chiaro che bisogna mantenere l’ordine pubblico. Ma dell’ordine pubblico a questa gente non importa niente“.
Il giornalista ha concluso il suo intervento con un appello deciso a usare la forza: “A me piacerebbe che venissero blindati prima in Questura, poi magari in carcere, commisurando i danni che hanno provocato ad una condanna. (…) sono del parere che andrebbero stroncati con le maniere anche forti, contro questa gente che usa la violenza bisogna essere violenti“.