Il partito europeista Pas ha ottenuto il 50,03 % alle elezioni parlamentari in Moldova, contro il 24,26 % del Blocco Patriottico filorusso.
Nelle elezioni parlamentari del 28 settembre 2025, la Repubblica di Moldova ha intrapreso con decisione la strada dell’integrazione europea. Il Partito d’azione e solidarietà (Pas), guidato dalla presidente Maia Sandu, ha conquistato il 50,03 % dei voti, staccando di oltre 25 punti il Blocco Patriottico, principale forza filorussa, fermo al 24,26 % come riportato da Reuters.

Il Pas domina le elezioni: la Moldova sceglie l’Europa
Il voto si è svolto in un contesto di forte tensione: la Commissione elettorale centrale ha denunciato attacchi informatici, minacce di attentati nei seggi e pressioni esterne, in particolare da parte della Russia. Nonostante ciò, l’affluenza è stata alta, soprattutto all’estero: oltre 270.000 moldavi residenti fuori dai confini hanno partecipato al voto, determinando in parte l’esito come riportato da AP News.
Questa netta affermazione conferma il ruolo del Pas come forza politica centrale nella Moldova dal 2021 e rafforza l’ambizione del paese di aderire all’Unione europea entro il 2030.
Reazioni e sfide: un cammino europeo tra ostacoli interni ed esterni
Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. Il primo ministro della Romania, Ilie Bolojan, ha parlato di una “mobilitazione esemplare” e ha ribadito il pieno sostegno al percorso europeo della Moldova. Donald Tusk, premier polacco, ha lodato il “coraggio del popolo moldavo e della presidente Sandu”, affermando che la loro determinazione rappresenta “una lezione per tutta l’Europa”. Come riportato da The Guardian.
All’opposto, Igor Dodon, ex presidente e leader del Blocco Patriottico, ha denunciato presunti brogli e annunciato proteste davanti al Parlamento. Tuttavia, non ha fornito prove a sostegno delle sue accuse. La Russia, dal canto suo, ha negato ogni ingerenza, accusando il governo moldavo di alimentare una campagna anti-russa.
Nonostante il risultato elettorale favorevole, il Pas dovrà affrontare gravi problemi interni. L’inflazione, attualmente intorno al 7 %, e i costi energetici elevati continuano a pesare sull’economia nazionale. Inoltre, la lentezza delle riforme alimenta il malcontento di una parte della popolazione, sfruttato dalle forze populiste e filorusse.
La sfida per Sandu e il Pas sarà ora quella di trasformare il consenso elettorale in riforme concrete, mantenendo la stabilità istituzionale e rafforzando la fiducia della comunità internazionale.