Il generale Vannacci al centro delle polemiche sul Remigration Summit in Toscana. Il Pd denuncia: “Incostituzionale”.
Dopo le dure critiche mosse da Elsa Fornero a Roberto Vannacci, torna al centro del dibattito la figura dell’ex generale, atteso come ospite d’onore al “Remigration Summit” previsto per sabato 4 ottobre a Livorno. A soli sette giorni dalle elezioni regionali in Toscana, come riportato da Fanpage, l’iniziativa organizzata dall’estrema destra europea scatena forti polemiche, in particolare da parte del Partito Democratico.

Remigration Summit a Livorno: la polemica per la presenza di Vannacci
L’organizzazione del summit presenta Roberto Vannacci come “astro nascente della scena politica italiana” e lo esalta per la sua “ferma posizione contro l’immigrazione di massa“. Il generale, già protagonista a Pontida lo scorso 21 settembre, aveva lanciato messaggi duri: “Non vogliamo regalare più nulla a nessuno. Non vogliamo cedere quello che a noi è costato sangue, sudore, fatica, lavoro, sacrificio a chi non riconosce la nostra civiltà“.
Il summit, che si terrà al Grand Hotel Palazzo di Livorno, è il secondo evento italiano del movimento dopo quello di Gallarate a maggio.
Il PD insorge: “Incostituzionale”
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana e candidato PD Antonio Mazzeo ha denunciato l’evento come “un movimento razzista e anticostituzionale che inneggia alla deportazione”. In un’intervista a Fanpage.it, ha annunciato di aver segnalato formalmente l’iniziativa alla prefettura, chiedendo la convocazione urgente di un Comitato per l’ordine pubblico.
L’esponente del PD ha definito l’intera manifestazione e la presenza di Roberto Vannacci “una provocazione“. Ha sottolineato: “La Toscana è la terra della Resistenza e dell’antifascismo. Questo gruppo non è degno di portare la propria voce in una terra come la nostra“.
Infine, ha ribadito il principio democratico della libertà di espressione, ma con un limite chiaro: “Sacrosanto il diritto a manifestare, è la bellezza della democrazia, ma nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione. Altrimenti è solo provocazione. Le parole d’ordine che usano queste persone sono incivili e inaccettabili“.