Mark Rutte lancia l’allarme NATO: “I nuovi missili russi non possono essere intercettati, neanche dai Patriot”.
Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha lanciato un monito preoccupante ai microfoni del Tg1 come riportato da adnkronos.com, segnalando l’avanzamento della tecnologia militare russa. “Siamo tutti in pericolo, i più avanzati missili russi potrebbero colpire Roma, Amsterdam o Londra a cinque volte la velocità del suono e non possono essere intercettati con i nostri sistemi antimissile tradizionali”, ha dichiarato.

L’allarme di Rutte: “Siamo tutti sul fronte orientale”
Non si tratta più solo di Estonia, Polonia o Romania. “Significa che siamo tutti sul fronte orientale, non solo l’Estonia, la Polonia o la Romania, ma anche l’Italia”, ha proseguito Rutte, sottolineando che “Putin è già il nostro principale avversario, la principale minaccia nel lungo periodo”. Il rischio, secondo il capo dell’Alleanza Atlantica, è concreto e immediato: “Guai a fidarsi di Putin”.
I Patriot non bastano: i nuovi missili eludono le difese
La preoccupazione della NATO nasce da quanto sta accadendo in Ucraina. Mesi di bombardamenti russi hanno dimostrato che Mosca ha aggiornato i suoi sistemi missilistici, rendendoli in grado di superare anche lo sbarramento offerto dai Patriot. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la Russia avrebbe modificato il sistema Iskander-M (con gittata fino a 500 km) e i missili Kinzhal (fino a 480 km), che ora possono seguire “una traiettoria lineare prima di deviare all’ultimo momento e precipitare in una ripida picchiata finale o eseguire manovre che ‘confondono ed evitano’ gli intercettori Patriot”.
I dati parlano chiaro: “Il tasso di intercettazione dei missili balistici dell’Ucraina è migliorato nel corso dell’estate, raggiungendo il 37% ad agosto, ma è crollato al 6% a settembre”, secondo il Centre for Information Resilience di Londra.
Durante l’estate, “quattro missili Iskander-M lanciati l’altra notte hanno eluso le difese del Paese e hanno colpito i loro obiettivi”. Colpiti anche “gli uffici della delegazione dell’Ue e del British Council”. In risposta, Putin, intervenendo al Forum Valdai, ha definito le preoccupazioni europee “un’assurdità” e ha affermato che “l’Europa è in preda all’isteria, pensa che la guerra con la Russia sia alle porte”.