Il ct Gennaro Gattuso ha convocato 27 giocatori per le sfide contro Estonia e Israele: prima chiamata per Cambiaghi e Nicolussi Caviglia.
Riparte la corsa dell’Italia verso la qualificazione al mondiale. Dopo le due vittorie ottenute a settembre, la nazionale di Gennaro Gattuso affronterà di nuovo Estonia e Israele: sabato 11 ottobre a Tallinn, martedì 14 ottobre allo stadio Friuli di Udine. Il commissario tecnico ha diramato la lista dei 27 convocati per il raduno previsto il 6 ottobre a Coverciano, segnando un mix tra conferme e novità.

Gattuso chiama 27 azzurri per Estonia e Israele
Spiccano le prime convocazioni in azzurro per Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista della Fiorentina, e Nicolò Cambiaghi, attaccante del Bologna. Entrambi hanno mostrato grande continuità nei rispettivi club, meritando la fiducia del ct. Si registrano anche i ritorni di Matteo Gabbia (Milan) e Bryan Cristante (Roma), assenti da diversi mesi per scelta tecnica o infortuni.
Completano la lista portieri di affidamento come Donnarumma e Vicario, difensori giovani ma già affermati come Calafiori e Dimarco, centrocampisti esperti come Barella e Locatelli, e attaccanti duttili come Retegui, Politano e Zaccagni.
Le avversarie: Estonia e Israele, sfide già conosciute
Gli azzurri arrivano alle due sfide forti di un doppio successo nei precedenti: un netto 5-0 contro l’Estonia a Bergamo e un 4-1 contro Israele a Udine nell’ultima tornata di Nations League. Contro l’Estonia, l’Italia ha vinto tutti e otto i precedenti incontri; contro Israele, sette successi su otto, con l’unico pareggio risalente al mondiale del 1970.
L’Estonia, oggi al 129° posto del ranking FIFA, non ha mai preso parte a un mondiale, mentre Israele continua a cercare stabilità e risultati. Per l’Italia, queste due gare rappresentano l’occasione perfetta per consolidare la propria posizione nel girone e mantenere alta la fiducia nel nuovo corso targato Gattuso.
Con giovani talenti come Cambiaghi e Nicolussi Caviglia pronti a mettersi in mostra, il tecnico punta a dare un’identità chiara alla sua squadra, fondata su qualità, intensità e continuità. Il cammino è lungo, ma le fondamenta sembrano promettenti.