Durante la trasmissione Quarto Grado è emerso un secondo scontrino del 14 agosto 2007 legato al delitto di Garlasco.
Il delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007, continua a far discutere anche a distanza di quasi vent’anni. Durante la puntata del 3 ottobre 2025 di Quarto Grado, è stato mostrato un nuovo elemento d’interesse: un secondo scontrino del 14 agosto 2007, proveniente dalla stessa area di parcheggio del giorno precedente, piazza Sant’Ambrogio a Vigevano. Questo ritrovamento potrebbe confermare il racconto di Andrea Sempio, figura rimasta ai margini dell’inchiesta ma tornata al centro dell’attenzione nelle recenti riaperture investigative.

“Pensavo che si fosse perso”: parla il padre di Andrea Sempio
Durante la trasmissione, il giornalista Gianmarco Menga ha spiegato: “Dopo una lunga ricerca abbiamo scoperto questo scontrino del 14 agosto 2007, scolorito dal tempo ma perfettamente visibile, si legge piazza Sant’Ambrogio a Vigevano, ed è stato prodotto in un tempo compatibile con l’orario di apertura della libreria Feltrinelli”.
Ha aggiunto che “lo scontrino, tra l’altro, è pinzato sotto quello più famoso del 13 agosto 2007” e che “è stato ritrovato nei vecchi atti dell’indagine del 2017 ai danni proprio del commesso di Garlasco”.
Delitto di Garlasco: le parole a Quarto Grado
Il padre di Andrea Sempio, Giuseppe Sempio, ha ricordato: “Pensavo che si fosse perso, l’avvocato Lovati mi aveva chiesto se ce l’avessi ancora e gli ho detto di no, e mi ha detto: ‘Peccato, era meglio tenerlo’”.
Poi ha ricostruito così i fatti: “Il pomeriggio, se non sbaglio, siamo andati il 14 agosto 2007 in libreria. Se non sbaglio siamo andati io e lui, me lo ricordo perché quando andiamo nelle librerie io lo odio. Io ho trovato quello del 13, poi il giorno dopo siamo andati alla Feltrinelli e io ho detto a mia moglie di mettere via via gli scontrini. Andrea cercava un libro, non so quale cercava, e il giorno dopo siamo andati in libreria a Vigevano”.
La madre di Andrea Sempio ha confermato: “È un’abitudine che ho sempre avuto io di tenere tutto”, rispondendo a chi giudicava “strano” che conservassero quei due scontrini.
L’avvocato Lovati, ospite in studio, ha dichiarato: “Due considerazioni: è vero che questa famiglia è abituata a tenere bigliettini, scontrini e pizzini, conservano di tutto, tanto è la prova di quel pizzino che hanno trovato venerdì scorso con scritto Venditti, gip… Questo ritrovamento dimostra la verità del racconto di Andrea, che ha sostenuto di essere andato a Vigevano il 13 agosto per comprarsi il libro, la libreria era chiusa e il giorno dopo ritorna per trovare ciò che doveva comprare”.
Durante la diretta, Lovati ha poi mostrato un altro scontrino: “È quello che ho fotocopiato il giorno della perquisizione, non mi risulta che abbiano fotografato altri scontrini”, specificando che si tratta di uno scontrino del 3 marzo 2020, ore 14:40, emesso sempre nello stesso posto.
“Non dimostra nulla”: lo scetticismo di Carmelo Abbate
Il giornalista Carmelo Abbate ha però espresso forti dubbi sulla validità del ritrovamento: “Non credo a una parola di quello che dicono i genitori di Sempio, non dimostra nulla questo doppio scontrino ma rafforza il tentativo di creare un alibi. Mi piacerebbe vedere gli scontrini del 15, 16, 17 agosto, fino ad arrivare al 2018”.
Poi ha aggiunto: “Questi genitori che sono abituati a conservare nel dettaglio ogni cosa, questi genitori che sentiti un anno dopo ricordano nel dettaglio cosa fecero la mattina del 13 agosto 2007, ma a fronte di 37 mila euro usciti in contanti non mi sanno ricostruire nel dettaglio come li hanno spesi, se li hanno pagati in nero… mi aspetto altrettanta precisione”. Il tutto come scritto da ilsussidiario.net
+++DOCUMENTO ESCLUSIVO #Quartogrado+++
— Quarto Grado (@QuartoGrado) October 3, 2025
Trovato un secondo scontrino datato 14 agosto 2007, giorno dopo l’omicidio di Chiara Poggi pic.twitter.com/v2CE3IWN5X