Durante un attacco russo con missili e droni su Leopoli, un treno con 110 italiani del movimento MEAN è stato sfiorato dalle esplosioni.
Nel cuore della notte tra il 4 e il 5 ottobre 2025, un treno con 110 italiani ha rischiato di finire nel mezzo di un massiccio attacco russo in Ucraina. Il convoglio, che trasportava attivisti del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta (MEAN), era partito da Kiev ed era diretto al confine con la Polonia quando è stato sfiorato dai bombardamenti nella zona di Leopoli.
Secondo quanto riportato da Sir – Servizio di Informazione Religiosa, il treno stava attraversando la regione di Zhytomyr quando si sono uditi i primi boati. Poco dopo, l’intera area di Leopoli è stata colpita da un attacco su larga scala, con esplosioni avvertite anche dai passeggeri a bordo. Nonostante la gravità dell’evento, nessuno degli attivisti è rimasto ferito, ma la tensione è stata altissima fino all’arrivo in territorio polacco.

L’attacco russo e le sue conseguenze
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato un attacco “senza precedenti” condotto con oltre 50 missili e circa 500 droni Shahed, che ha coinvolto almeno nove regioni, tra cui Leopoli, Ivano-Frankivsk, Kharkiv e Zaporizhzhia. Il bilancio ufficiale, secondo AP News e Reuters, è di almeno 5 morti e oltre 10 feriti, con danni ingenti a edifici residenziali e infrastrutture critiche.
A Leopoli, parte della città è rimasta senza elettricità e il trasporto pubblico è stato sospeso. Il sindaco Andriy Sadovyi ha lanciato un appello ai cittadini a restare in casa e chiudere le finestre, a causa degli incendi e delle emissioni non ancora identificate.
Intervento della Polonia e allerta NATO
A seguito dell’attacco, la Polonia ha fatto decollare i suoi jet da difesa per garantire la sicurezza del proprio spazio aereo, già in massima allerta. Il Comando operativo delle Forze armate polacche ha parlato di “azioni preventive” svolte anche con supporto alleato, per tutelare le aree confinanti con l’Ucraina.
L’episodio solleva nuove preoccupazioni per la sicurezza dei civili e dei gruppi umanitari presenti in territorio ucraino. Come sottolineato da Zelensky, solo un rafforzamento immediato della difesa aerea potrà garantire una protezione efficace contro questi attacchi su vasta scala.