La perizia su Chiara Petrolini svela i pensieri della 21enne accusata di aver ucciso e sepolto i suoi due neonati nel giardino di casa.
La vicenda di Chiara Petrolini continua a scuotere l’Italia. La 21enne è accusata di aver partorito e ucciso i suoi due neonati tra il 2023 e il 2024, per poi seppellirli nel giardino della villa di famiglia a Vignale di Traversetolo, nel Parmense. La Repubblica, come riportato da Sky News, ha ottenuto la consulenza di sei psicologi e psichiatri che l’hanno analizzata per mesi, cercando di capire la sua mente e le sue motivazioni. Intanto a Garlasco, bufera tra il legale di Massimo Bossetti e Massimo Lovati.

Neonati sepolti in giardino: le dichiarazioni di Chiara Petrolini
Secondo quanto emerge dalla consulenza, Chiara Petrolini ha raccontato agli esperti: “Le gravidanze non me le aspettavo, né la prima né la seconda. Però la seconda l’ho un po’ anche cercata perché la prima era andata male“. La giovane ha spiegato di aver seppellito il primo neonato nel giardino di casa “per sentirlo vicino“, perché era una parte di sé che “non se ne sarebbe mai andata da me“.
Riguardo alla seconda gravidanza, ha detto di aver voluto che “andasse bene“, ma di non aver raccontato nulla a nessuno per “paura” e “solitudine“. Quando gli psichiatri le hanno chiesto perché non abbia chiamato il 118, ha risposto: “Non ci ho pensato“.
Ha inoltre affermato: “Non ho mai avuto la percezione di fare qualcosa di sbagliato seppellendo i corpi dei bambini“. Parole che, secondo i periti, mostrano l’assenza di consapevolezza rispetto alla gravità dei suoi gesti.
Il profilo psicologico e le conclusioni degli esperti
In uno dei tre colloqui, avvenuti pochi mesi dopo la scoperta dei corpi, la giovane ha rivelato di aver subito un abuso sessuale nel 2021, che, secondo gli psichiatri, “l’ha segnata tanto nel rapporto con gli altri perché si è sentita tradita da un amico“.
Nel parlare di sé, aggiunge Sky News, Chiara Petrolini ha aggiunto: “Non sono una killer, non ho fatto una cosa cattiva. Temo il carcere, vorrei rimanere a casa“. Immaginando per il futuro una vita normale: “Una maestra con due figli“.
Gli esperti hanno rilevato in lei “una fredda e lucida intenzione di arrivare all’esito finale” senza esitazioni o ripensamenti, “nonostante le condizioni lo permettessero“. Per il pool di psicologi e psichiatri, “non si può escludere che avrebbe potuto, se non scoperta, commettere analoghi delitti in seguito ovvero ne abbia commessi altri simili in passato“.