Delitto di Garlasco, l’avvocato Massimo Lovati chiarisce le dichiarazioni rilasciate a Fabrizio Corona nel programma Falsissimo.
Dopo le critiche dell’avvocato di Massimo Bossetti e la mossa della Procura, interviene Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, finito al centro della bufera mediatica per le dichiarazioni rilasciate nel programma a “Falsissimo” di Fabrizio Corona. In un’intervista a Fanpage.it, l’avvocato prende le distanze da quelle affermazioni, spiegando come si sarebbero svolti i fatti.

Delitto di Garlasco, arriva la denuncia per diffamazione
Nella stessa giornata dell’8 ottobre, spiega Fanpage, è emersa anche una denuncia per diffamazione nei confronti di Massimo Lovati, presentata dallo studio Giarda, composto dagli avvocati Enrico e Fabio Giarda. Il motivo sarebbe da ricondurre a frasi pronunciate dal legale il 13 marzo 2025, come “le indagini del 2017 sono frutto di una macchinazione della difesa Giarda” o “una macchinazione organizzata dagli investigatori dello studio degli avvocati difensori di Stasi che clandestinamente hanno prelevato il Dna” a Sempio.
L’avvocato di Andrea Sempio a Fanpage.it ha detto di essere a conoscenza da tempo della querela e che è pronto a difendersi in Tribunale: “Dire che è una macchinazione per me non è diffamazione“.
L’incontro tra Massimo Lovati e Fabrizio Corona: la verità
Massimo Lovati ha spiegato a Fanpage di non voler querelare Fabrizio Corona, ma ha chiarito di essere stato tratto in inganno: “Non querelo Fabrizio Corona. Ma mi ha avvicinato dicendomi che avremmo fatto un film con me protagonista. Io sarei stato Gerry La Rana“.
Il legale racconta che l’ex fotografo sarebbe arrivato “lunedì, molto tardi“, proponendogli di registrare per un presunto serial o film. “Mi ha detto: ‘Tu sei Gerry La Rana, perché hai questa pronuncia con la ‘r’ arrotondata e sembri un personaggio dei cartoni animati’“. Secondo il legale di Andrea Sempio, Corona lo avrebbe incoraggiato a parlare liberamente.
Ha, inoltre, aggiunto: “L’importante, mi dice, è che io inframmezzi tutto con volgarità, che poi lui avrebbe tagliato“. Ma il materiale è stato poi pubblicato con altri scopi, sostiene il legale: “Lui mi ha tradito perché poi lo ha diffuso con altre finalità“.
Infine, ammette anche di aver bevuto durante quella la conversazione: “Che poi cos’ho detto? Ho detto che l’ex pm Mario Venditti giocava ai cavalli? In quel periodo andavo a San Siro, sono sempre stato appassionato di ippica, che problema c’è? Non so che cos’ho detto, a furia di bere…“.