Delitto di Garlasco: il biglietto scritto dai Sempio pubblicato al Tg1
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Delitto di Garlasco, pubblicato il clamoroso biglietto di Sempio: cosa c’è scritto

Andrea Sempio indagato per il delitto di Garlasco

In televisione è stato reso noto il biglietto scritto a penna da parte del padre di Andrea Sempio, Giuseppe, che riguarda il delitto di Garlasco.

Ulteriori sviluppi e dettagli in merito al delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi. Dopo l’intercettazione chiave tra i genitori di Andrea Sempio, ecco che al Tg1 è stato mostrato il famoso biglietto, da tutti definito “pizzino“, con le scritte a penna del padre dell’indagato per concorso in omicidio.

Penna

Delitto di Garlasco: il biglietto dei Sempio

Il giallo del delitto di Garlasco con tutte le varie indagini in corso sta vedendo diversi aspetti venire a galla negli ultimi giorni. A seguito delle questioni legate all’ex pm Venditti, accusato di corruzione, ecco che il Tg1 ha mostrato il biglietto scritto a penna da Giuseppe Sempio, padre di Andrea, che dovrebbe avere a che fare con la vicenda.

“Tutto parte da qui, da queste righe trovate su un block notes. Appunti scritti a penna da Giuseppe Sempio, padre di Andrea, al centro del nuovo filone di indagine sul delitto di Garlasco. Questo è l’appunto integrale, sequestrato lo scorso maggio, che il Tg1 è in grado di mostrarvi”, ha fatto sapere il telegiornale.

Poi la precisazione su cosa ci sia scritto nel foglietto: “‘Venditti GIP, archivia per 20-30 euro‘. Un pizzino al centro del nuovo fascicolo di indagine per corruzione in atti giudiziari, aperto dalla procura di Brescia, che vede unico indagato l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti. Ma nell’indagine, oltre all’appunto, ci sono anche i movimenti bancari di otto anni fa dei genitori di Sempio, incrociati con quelli dei parenti più stretti. I prelievi cash da 5.000 euro alla volta e poi le anomalie nelle indagini, i contatti opachi tra i Sempio e due carabinieri perquisiti e alcuni passaggi delle intercettazioni non trascritti”.

I dettagli sul “pizzino”

Il Tg1 ha ricostruito poi la vicenda del foglietto spiegando meglio alcuni dettagli: “L’appunto manoscritto, secondo la ricostruzione delle due procure, Pavia e Brescia, risale al febbraio 2017, prima che Sempio ricevesse la convocazione per l’interrogatorio, per chi indaga avrebbe saputo in anticipo le domande che gli sarebbero state rivolte ed alcuni elementi contenuti nell’esposto, presentato dalla madre di Alberto Stasi”.

E ancora: “Esposto che otto anni fa aveva portato ad aprire la prima inchiesta, a carico di Andrea Sempio, sull’omicidio di Chiara Poggi e poi finita nel nulla. “Ci ho messo 21 secondi a chiedere l’archiviazione”, aveva dichiarato Venditti. “Non ho mai preso soldi”, si è difeso in queste settimane l’ex magistrato ora in pensione, che ha fatto ricorso al riesame contro sequestri e perquisizioni”.

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ultimo aggiornamento: 9 Ottobre 2025 13:00

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