Gaza, Israele riapre valico di Rafah: Netanyahu avvisa Hamas
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Gaza, Israele riapre valico di Rafah. Netanyahu: “Inferno se Hamas non si disarma”

Benjamin Netanyahu

Dopo l’accordo di pace su Gaza e il valico di Rafah è stato riaperto a seguito di una breve chiusura da parte di israele. Parla Netanyahu.

A seguito di una presunta “violazione dell’accordo di pace” a Gaza da parte di Hamas, Israele aveva provveduto a chiudere il valico di Rafah. Adesso, invece, il passo indietro con la riapertura del passaggio fondamentale per gli aiuti umanitari ma anche un monito importante lanciato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che ha chiesto a gran voce il totale disarmo di Hamas.

Israele palestina striscia di Gaza

Gaza, Israele riapre valico di Rafah

Il governo di Israele ha deciso di annullare le sanzioni su Gaza previste per oggi che includevano la limitazione degli aiuti umanitari e la conseguente chiusura del valico di Rafah fra la Striscia e l’Egitto. Nelle scorse ore, le forze dell’Idf avevano parlato di una “violazione dell’accordo di pace”. Adesso, invece, dopo che Hamas ha annunciato la restituzione di altri 4 corpi di ostaggi deceduti, il passo indietro comunicato dall’emittente israeliana Kan, rilanciata dal Times of Israel.

Di fatto, il valico dovrebbe riaprire e permettere agli aiuti umanitari di entrare a Gaza come previsto. Secondo l’emittente, Hamas ha restituito questi ulteriori 4 corpi che sostiene siano di 4 ostaggi, ma non ne ha rivelato le identità. Dalle informazioni filtrate, i corpi sono stati portati in un istituto di medicina legale nel quale verranno effettuati appunto gli accertamenti per l’identificazione che potrebbe richiedere anche due giorni.

Netanyahu: “Inferno se Hamas non si disarma”

Intanto, intervistato da Cbs News, il premier di Israele, Benjamin Netanyahu ha avvisato chiaramente tutti: “Se Hamas non accetterà di disarmarsi, si scatenerà l’inferno. Abbiamo concordato di dare una possibilità alla pace. Portiamo a termine la prima parte e ora diamo la possibilità di fare la seconda”, ha detto ancora il primo ministro.

Lo stesso Netanyahu ha quindi ribadito che “la pace di conquista con la forza” rispondendo al suo intervistato secondo cui sembra che Israele sarà in guerra per altri 100 anni. “Penso che abbiamo l’opportunità di fare pace con molti, molti altri paesi. E questo, credo, sarebbe il dono più grande che possiamo fare al popolo di Israele, al popolo della regione e al popolo del mondo”.

Per ottenere la fine della guerra definitiva e una pace duratura, Netanyahu ha spiegato che “nel prossimo futuro, non solo per Israele, ma per il mondo libero e per il mondo civilizzato, penso si debba mantenere la capacità di difendersi, perché la libertà non è permanente, né automatica. Se non si riescono a difendere le società libere, queste saranno sopraffatte da regimi autoritari o totalitari”.

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ultimo aggiornamento: 15 Ottobre 2025 8:26

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