Scintille in diretta tv a ‘PiazzaPulita’ su La7 con uno scontro a distanza tra Corrado Formigli e Italo Bocchino. Cosa è successo.
Non solo il commento al caso Landini-Meloni e la parola “cortigiana”. A ‘PiazzaPulita’ su La7, Corrado Formigli ha avuto modo di parlare anche della situazione a Gaza ed in particolare di Israele e dei comportamenti di Netanyahu. A dialogare, piuttosto animatamente, con il conduttore è stato Italo Bocchino con il quale c’è stato uno scambio di vedute molto forte.

Formigli-Bocchino: la situazione di Gaza e le mosse di Israele
Nel corso dell’ultima puntata andata in onda di ‘PiazzaPulita’ su La7 sono stati affrontati diversi argomenti tra cui, ovviamente, quello della pace fragile a Gaza con particolare focus alle mosse di Israele. Il conduttore Formigli ha avuto un acceso confronto con Italo Bocchino, in collegamento: “Qui stiamo parlando di antisemitismo anche per chi critica Israele eh?”, ha detto il presentatore rivolto al direttore de Il Secolo d’Italia. E ancora: “Io stesso mi sono sentito dire ‘antisemita‘ sui social, io Bocchino, perché critico Israele”, ha aggiunto Formigli furente.
Lo scontro
La discussione tra il presentatore e Bocchino è andata avanti con una domanda di Formigli al suo ospite: “Lei pensa che io sia un antisemita perché critico Israele?”. Da qui la risposta: “Lei quando critica Israele è un anti-sionista“. Una frase che ha portato il giornalista e conduttore di La7 ad aggiungere un ulteriore passaggio molto duro.
“No, lei sbaglia, io non sono anti-sionista, lei non è preparato“, le parole con una nota di rabbia piuttosto visibile. “Io sono contro Bibi Netanyahu e contro questa guerra. Io non sono né contro lo Stato di Israele né contro il fatto che debba esistere. Sono contro l’occupazione di Israele fuori dai confini dettati dai trattati del 1967 e contro l’eccidio che c’è stato a Gaza. Punto”, ha precisato ancora Formigli per buona pace di Bocchino e di chi ascoltava.