Il giallo del delitto di Garlasco continua a regalre colpi di scena. La svolta sull’ex pm Venditti, accusato di corruzione. Cosa è successo.
Non solo il malore avuto dalla madre di Andrea Sempio nelle scorse ore. Il caso del delitto di Garlasco si è arricchito di un nuovo colpo di scena in relazione alla figura dell’ex pm Venditti, accusato di corruzione. Infatti, il Tribunale del Riesame di Brescia ha annullato il decreto di sequestro e perquisizione eseguito lo scorso 26 settembre nei confronti dell’ex procuratore di Pavia.

Delitto di Garlasco: cambia tutto per l’ex pm Venditti
Il Tribunale del Riesame di Brescia ha annullato il decreto di sequestro e perquisizione eseguito lo scorso 26 settembre nei confronti dell’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti. Secondo quanto si apprende, si tratta di una conseguenza del filone dell’indagine dei pm bresciani relativo al delitto di Garlasco in cui Venditti è accusato di corruzione in atti giudiziari. Resta, invece, il vincolo probatorio per due agende. Di fatto, è stato annullato il decreto di sequestro e perquisizione che aveva permesso alla procura bresciana di sottrarre dall’abitazione dell’ex procuratore diversi dispositivi elettronici, tra cui un telefono, tre vecchi computer e due hard disk.
La restituzione degli oggetti
Venditti, che ha sempre negato ogni accusa di corruzione, secondo l’Ansa ha quindi visto restituiti, tra gli oggetti, tre I-phone, due I-pad e due pc portatili, tra cui uno con il “bollino” della procura di Pavia “beni mobili” con il caricabatterie. Come anticipato, sono, invece, rimaste sotto sequestro due agende cartacee con il logo dei carabinieri del 2017 e del 2023. Come spiegato dall’avvocato Aiello, il sequestro sarebbe avvenuto “sulla base di un atto gravemente viziato” da qui la decisione dei giudici del Riesame che si sono riservati di depositare le motivazioni. Da capire come questa situazione possa andare ad influire sulle indagini sul caso di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi.