Il ministro Alessandro Giuli “canta”: l’annuncio per proclamare Alba vincitrice del titolo di Capitale dell’arte contemporanea 2027.
Mentre la Corte penale internazionale richiama l’Italia per il caso Almasri, il ministro della Cultura Alessandro Giuli “canta” per annunciare Alba come Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027. Invece di rivelare direttamente il nome della città, ha citato i primi versi di “Albachiara” di Vasco Rossi, sorprendendo la platea di sindaci riuniti per l’occasione.

La città di Alba trionfa e si aggiudica un milione di euro
Alba, principale centro delle Langhe, ha prevalso su altre tre finaliste: Foligno-Spoleto, Pietrasanta e Termoli. Grazie a questa vittoria, come riportato da Fanapage, la città riceverà un finanziamento di un milione di euro per realizzare le attività presentate nel progetto candidato al premio.
La giuria era composta da esperti del settore e presieduta da Lorenza Baroncelli, direttrice del dipartimento Architettura del MAXXI di Roma. Insieme a lei, hanno valutato le candidature Sofia Leoncina Gnoli, Renata Cristina Mazzantini, Giuseppina Caroppo e Vincenzo Santoro.
Il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea è stato istituito il 21 marzo 2024 con un decreto ministeriale. L’iniziativa mira a “stimolare e potenziare la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nell’ambito dell’arte contemporanea“. Attraverso progetti che prevedano il recupero di spazi, il sostegno ai giovani talenti, la collaborazione tra istituzioni e la partecipazione attiva delle comunità.
L’annuncio “cantanto” del ministro Giuli
Durante la cerimonia, aggiunge Fanpage, il ministro Alessandro Giuli ha pronunciato: “La giuria, all’unanimità, raccomanda la designazione come capitale italiana dell’arte contemporanea 2027… respiri piano per non far rumore, ti addormenti di sera e ti risvegli col sole“.
Queste parole, tratte dalla celebre canzone “Albachiara”, sono state l’indizio scelto dal ministro per svelare il nome della città vincitrice: Alba, in provincia di Cuneo. Il collegamento con il testo del brano, che nel ritornello include “sei chiara come un’alba“, ha chiarito rapidamente l’allusione.
Nel fare l’annuncio, il ministro ha però commesso un piccolo errore, indicando l’anno 2007 anziché 2027. Un lapsus che ha generato qualche secondo di confusione tra i presenti, prima che il messaggio fosse compreso pienamente.