Morto Mauro Di Francesco, attore simbolo della commedia italiana
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Addio a Mauro Di Francesco: se ne va il volto iconico della commedia italiana

silhouette ombra di un uomo

È morto a 74 anni Mauro Di Francesco, attore simbolo della commedia italiana anni Ottanta. Dai film cult al teatro con Strehler.

Mauro Di Francesco, attore tra i più rappresentativi della commedia italiana anni Ottanta, è morto all’età di 74 anni. Si è spento nella notte in ospedale, dove era ricoverato da circa un mese a causa di complicazioni di salute. Nato a Milano nel 1951, aveva alle spalle una carriera iniziata molto presto: già da adolescente calcava i palcoscenici della compagnia teatrale di Giorgio Strehler, lavorando accanto a Valentina Cortese.

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Il lutto del cinema italiano: scompare un volto amato

Il grande pubblico lo ricorda soprattutto per le sue interpretazioni nei film cult degli anni Ottanta, come Sapore di mare 2 – Un anno dopo, Ferragosto OK, Yesterday – Vacanze al mare, e più tardi nei due Abbronzatissimi. Con la sua comicità naturale, lo sguardo malinconico e la battuta sempre pronta, Di Francesco ha conquistato un posto speciale nel cuore degli spettatori italiani.

Negli anni Settanta si era avvicinato al cabaret insieme a Livia Cerini e, successivamente, aveva preso parte al celebre Gruppo Repellente ideato da Enzo Jannacci e Beppe Viola. Tra i suoi compagni di scena figuravano artisti del calibro di Diego Abatantuono, Giorgio Faletti, Massimo Boldi e Giorgio Porcaro. Un’esperienza che lo rese parte integrante della scena comica milanese e lo proiettò verso il successo cinematografico.

Un’eredità artistica che vive nei ricordi del pubblico

Dopo gli anni d’oro del cinema, Mauro Di Francesco si era allontanato dai riflettori, scegliendo di vivere in Toscana. Tuttavia, non aveva perso la sua innata simpatia, come dimostrava in rare interviste: «Mi hanno cercato tanti, avrò detto almeno venti no. Mi muoverei soltanto se mi chiamassero Sorrentino o Tornatore, Pupi Avati magari Quentin Tarantino. Allora ci ripenserei…».
Aveva subito un trapianto di fegato circa vent’anni fa, superando momenti difficili con il suo solito spirito combattivo.

Con la sua scomparsa, il cinema italiano perde un interprete autentico, capace di raccontare la leggerezza e le contraddizioni di un’intera generazione. Le sue interpretazioni restano testimonianza viva di una stagione irripetibile del nostro cinema, fatta di risate genuine e malinconia sottile.

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ultimo aggiornamento: 25 Ottobre 2025 12:17

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