Giuseppe Conte contro il governo: "Siamo ancora in attesa che Meloni faccia qualcosa"
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Giuseppe Conte contro il governo: “Siamo ancora in attesa che Meloni faccia qualcosa”

Giuseppe Conte

Conte attacca Meloni su X: “I salari reali crollano del 9% rispetto al 2021”. L’ISTAT conferma. Mentre in Germania aumenta il salario minimo.

Nel pieno della crisi del potere d’acquisto che colpisce milioni di famiglie italiane, il dibattito politico si infiamma. Stavolta è Giuseppe Conte a lanciare un duro attacco al governo guidato da Giorgia Meloni, usando parole nette e dati ufficiali per denunciare la situazione. Al centro della polemica ci sono i salari reali, il salario minimo, e l’assenza di misure concrete a sostegno dei lavoratori più fragili.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte – newsmondo.it

Le parole di Conte: “I salari reali crollano del 9%”

In un post pubblicato sul social X, Conte ha espresso tutta la sua preoccupazione per la condizione salariale in Italia. “Bisogna intervenire subito. La Presidente Meloni non può continuare a dirci che ‘i numeri sul lavoro parlano chiaro’, che sul lavoro va tutto bene e che gli stipendi aumentano, perché poi c’è la realtà: oggi ISTAT evidenzia che i salari reali degli italiani crollano di quasi il 9% rispetto a gennaio 2021.”

Una denuncia forte, basata sui più recenti dati ISTAT, che certificano una perdita drastica del potere d’acquisto. La critica è ancora più aspra se confrontata con quanto sta accadendo in altri paesi europei. “Mentre la Germania ufficializza l’aumento del salario minimo, che salirà a 13,90 euro l’ora nel 2026 e a 14,60 euro l’ora nel 2027, in Italia aumentano solo rimborsi per Ministri e Sottosegretari.”

Attesa per risposte: “Ci ha detto no al salario minimo”

Conte ha poi ricordato che il suo partito aveva presentato nell’agosto 2023 un pacchetto di proposte per aumentare gli stipendi. “Siamo ancora in attesa che Meloni faccia qualcosa rispetto alle proposte che le abbiamo portato ad agosto 2023 per aumentare gli stipendi di milioni di lavoratrici e lavoratori. Ci ha detto no al salario minimo, alle misure per far aumentare il potere d’acquisto di 6 milioni di persone che guadagnano meno di 1.000 euro al mese e dei cassintegrati che vedono esplodere le ore di Cig autorizzate.”

Infine, Conte ha ribadito le richieste per “allargare la no-tax area e rafforzare in maniera importante l’assegno unico sui figli introdotto dal mio Governo.” Con un’ultima stoccata diretta: “Finora chi prometteva soldi ‘con un click’ ha solo messo una montagna di miliardi sulle armi con una firma.”

Parole forti, fondate su dati reali, che mettono sotto pressione il governo. La distanza tra la narrazione ufficiale e la realtà vissuta da milioni di cittadini resta, secondo Conte, inaccettabile.

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ultimo aggiornamento: 30 Ottobre 2025 10:11

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