Delitto di Garlasco: telefonata anomala tra Spoto e Soldani
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Delitto di Garlasco: la nuova ombra sulla “telefonata anomala”

Mappa di Garlasco

Sviluppi sul caso del delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi: focus su una telefonata ritenuta anomala. Ecco tra chi.

Dopo la richiesta dei tabulati telefonici degli ultimi sei anni, ecco che le indagini sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi continuano. Particolare attenzione merita la questione legata al presunto caso di corruzione dell’ex pm Venditti. Una vicenda che sta coinvolgendo sempre più personaggi. Il Dubbio ha evidenziato una “telefonata anomala” destinata a far parlare.

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Delitto di Garlasco: il caso Spoto, Soldani e Sempio

Il giallo del delitto di Garlasco potrebbe avere presto delle novità. Infatti, ci sarebbero degli sviluppi nell’inchiesta della Procura di Brescia sulla presunta corruzione dell’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, per l’archiviazione di Andrea Sempio nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi. Come sottolineato da Il Dubbio, infatti, in un’informativa del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Milano, inviata a luglio ai magistrati bresciani, sarebbe stato evidenziato un episodio ritenuto “anomalo” che riguarderebbe una telefonata sospetta intercorsa tra il maresciallo Giuseppe Spoto, allora in servizio alla polizia giudiziaria di Pavia e l’avvocato Federico Soldani, all’epoca dei fatti primo difensore di Sempio, tramite il telefono del suo assistito.

La telefonata

I fatti risalirebbero all’8 febbraio 2017. Secondo quanto riportato, Spoto si recò alle 16.35 presso un centro commerciale di Montebello della Battaglia, non a casa di Sempio come indicato in un successivo rapporto del Gico della Guardia di Finanza. In quella occasione “Sempio chiama l’avvocato Soldani e passa il telefono al maresciallo Spoto lì presente”, si legge nell’annotazione citata da Il Dubbio.

Particolare attenzione merita la durata di tale conversazione: 3 minuti e 23 secondi. In quella occasione, pare che Spoto discusse con il legale della rinuncia ai termini di difesa e del luogo dove eleggere il domicilio dell’indagato. “Mi dice qualcosa o non mi dice niente lei? Che aria tira?”, avrebbe domandato il legale. Spoto rispose: “Io sono un semplice ambasciatore, sa com’è… ambasciator non porta pena”. Stando a quanto riferito da Il Dubbio, per la Procura di Brescia, l’episodio rientra in una serie di contatti non troppo chiari tra Sempio e la polizia di Pavia durante le fasi di indagini del 2017.

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ultimo aggiornamento: 3 Novembre 2025 13:00

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