La Manovra del Governo è “ingiusta” e “sbagliata”, per questo motivo la Cgil guidata da Maurizio Landini ha annunciata un importante sciopero.
Non solo la giornata di stop odierna: la Cgil e Maurizio Landini hanno annunciato un nuovo momento di sciopero in Italia per protestare contro la Manovra 2026 del Governo. In questo senso, il segretario ha spiegato come la giornata stabilità è quella del 12 dicembre 2025, un venerdì. La ragione è, appunto, la legge di bilancio che è stata definita “sbagliata”.
Landini e Cgil annunciano nuovo sciopero
Venerdì 12 dicembre 2025 sarà una giornata di sciopero generale. Lo ha deciso la Cgil, che, come stabilito nell’ultima assemblea dei delegati, scenderà in piazza per protestare contro la Manovra studiata dal Governo di Giorgia Meloni. L’annuncio sulla mobilitazione è stato dato oggi, nel corso di un’iniziativa del sindacato a Firenze, da Fulvio Fammoni, presidente dell’assemblea generale Cgil e, ovviamente, da parte di Maurizio Landini, segretario del sindacato.
Le motivazioni dello sciopero: le parole
“Riteniamo che questa sia una Manovra ingiusta, sbagliata e la vogliamo cambiare”, ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. “L’emergenza fondamentale in questo momento è il salario: c’è bisogno di aumentare i salari, questa Manovra non lo fa”. E ancora: “Ci rivolgiamo a tutte le persone” affinchè “il 12 dicembre siano con noi in piazza: faremo manifestazioni in tutti i territori d’Italia e vogliamo dimostrare che c’è la maggioranza di questo paese, quella che tiene in piedi il paese con il proprio lavoro, che chiede di essere ascoltata e che chiede di cambiare una logica sbagliata per noi non più sopportabile”.
Insomma, l’obiettivo dello sciopero sarà quello di richiamare l’attenzione sulle misure economiche previste dal governo nella nuova Manovra finanziaria, giudicate insufficienti a tutelare salari, pensioni e welfare. Venerdì 12 dicembre, quindi, sono previste manifestazioni in diverse città italiane, con modalità che verranno definite nei prossimi giorni dagli organi territoriali del sindacato.
