In seguito al turno di campionato appena trascorso, l’ex attaccante biancoceleste Paolo Di Canio ha “sminuito” il gesto di Lautaro.
L’ex attaccante biancoceleste Paolo Di Canio, si è espresso in merito al gesto tecnico di Lautaro Martinez, determinante per l’ultima vittoria ottenuta dai nerazzurri. L’argentino è un elemento prezioso per l’Inter, e la stessa importanza è stata rimarcata anche da Piero Ausilio in seguito ad un retroscena.
Questa volta però, per l’attaccante di proprietà dell’Inter non sono arrivate parole di lode. Il gesto tecnico del giocatore è stato infatti ridimensionato in quanto, secondo l’ex giocatore, ha segnato un gol in maniera quasi involontaria. Spiegando in seguito le ragioni tecniche della sua tesi.

Le dichiarazioni su Lautaro
Come riportato da One Football, Di Canio si è espresso in merito al gol di Lautaro segnato proprio contro la Lazio durante la trasmissione “Sky Sport Club”. Ecco le parole dell’ex biancoceleste: “Lautaro non credo volesse metterla lì, se no sarebbe cinque Messi insieme, il genio del genio del genio. La gamba è lontana, è anche brutto da vedere esteticamente: gamba d’appoggio lontana, ma così bello dove si infila che noi diciamo bellissimo il gol. È impossibile pensarlo. La gamba d’appoggio è lontana, a un metro invece che a 30 o 40 centimetri e quasi si sbilancia e invece trova l’incrocio dall’altra parte“.
Il gol dell’argentino, il quale ha aperto le marcature della partita vinta poi dai nerazzurri, è stato quindi commentato come un gol impossibile anche solo da pensare.
Di Canio su Chivu
L’ex attaccante si è espresso anche nei confronti di Chivu, come riporta Tuttomercatoweb: “L’estetica deve andare a farsi fottere alle volte, se vuoi arrivare all’obiettivo. Serve concretezza, non è importante che sia bella: è come dire, lasciamola fare. E Chivu non dice lasciamola fare. Bergomi dice che è stata la più brava e non la più forte, io dico che è stata l’unica a essere sempre lì. Nei due anni di Conte, ha messo nella testa di alcuni certe cose, fa molto meglio delle avversarie. E ancora di più nei quattro anni di Inzaghi: ha segnato molto più di Napoli, Juve, Milan e via dicendo, e ha subito meno. Ha avuto numeri costanti, perché era nettamente la più forte“.
Riguardo alle mancanze dei nerazzurri durante le scorse stagioni, Di Canio ha così commentato: “Cosa è mancato? In questi anni, dei dettagli che arrivano anche dall’allenatore, che portino a rompere gli schemi, a mettere magari tre mediani, un difensore al posto di un centrocampista. Ora Chivu sta togliendo quella bellezza, quella grazia, che a noi è piaciuta pure, esteticamente. Però è mancato quello. Io non ho mai visto una squadra che fa così bene in campionato, vince in Champions e viene bastonata dal suo allenatore: è stata una presa di coscienza enorme“.