Delitto di Garlasco: lettera minatoria a Lovati e Gallo, i dettagli
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Delitto di Garlasco, spunta la lettera minatoria: “È meglio che stai zitto”

lettere ritagliate per scrivere un messaggioi

Colpo di scena nel giallo del delitto di Garlasco: la lettera minatoria ricevuta a chi sta seguendo il caso e nello specifico a due avvocati.

Solamente pochi giorni fa, in relazione al delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi, aveva fatto discutere un particolare incontro avvenuto tra tre avvocati. Nello specifico tra Massimo Lovati, ex legale di Sempio, il suo avvocato Gallo e il legale Grittini, difensore di Savu, altra figura connessa alla questione Garlasco e Santuario della Bozzola. Adesso, a far parlare è una lettera ricevuta proprio da Lovati e Gallo con quest’ultimo che ha raccontato tutto a ‘Mattino 5’, trasmissione di Canale 5.

Mappa di Garlasco
Segnalino su Garlasco – newsmondo.it

Delitto di Garlasco: la lettera ricevuta da Lovati

Ennesimo colpo di scena collegato in qualche modo al delitto di Garlasco. Fabrizio Gallo, avvocato di Massimo Lovati, ex legale di Sempio, prendendo parte alla trasmissione ‘Mattino 5’ in onda su Canale 5, ha raccontato che il suo assistito, ma di fatto anche lui, abbia ricevuto una lettera anonima con una minaccia. La missiva sarebbe stata trovata sotto la porta del suo studio sabato scorso: “L’è mei che te sta ciu”, c’è scritto in dialetto. Ovvero “È meglio che stai zitto”, con sotto anche il simbolo di una croce. Da quanto è stato appreso, è subito scattata la denuncia ai carabinieri.

I dettagli raccontati dall’avvocato Gallo

A ‘Mattino 5‘, Gallo ha raccontato: “Sabato stavamo allo studio dell’avvocato Lovati […]. Notiamo, all’uscita, – qualcuno l’ha messa quando eravamo dentro allo studio -, questa lettera sotto lo zerbino. […] ‘Apriamo questa lettera’, ha raccontato Gallo spiegando di essersi rivolto appunto a Lovati. Aprendola, ecco la scritta veramente sconvolgente: “L’è mei che te sta ciu”. “Lui non gli ha dato particolare peso ma io ritengo che sia anche rivolta a me”.

Cercando di dare una spiegazione a tale lettera, Gallo ha aggiunto: “Questo atto di intimidazione, non è il primo. Si tratta di una serie di segnali: mi seguono con la macchina, anche se potrebbe essere una mia supposizione. Quando siamo andati con Lovati alle poste, io rimango fuori, e si avvicina un signore per bene […] e mi dice ‘posso dire avvocato? Deve stare attento perché le tirano due botte'”, ha aggiunto ancora Gallo in trasmissione.

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ultimo aggiornamento: 10 Novembre 2025 15:34

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