Vittorio Feltri: il regalo del palazzo di via Negri e il no a Berlusconi
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La confessione di Feltri: il regalo di Berlusconi e il “no” davanti ad una richiesta

Vittorio Feltri

Interessante doppio retroscena svelato da Vittorio Feltri in merito al suo rapporto con Silvio Berlusconi. Dopo anni, ecco la verità.

Dopo aver sorpreso tutti con il racconto dell’aggressione subita e prontamente ribaltata, ecco Vittorio Feltri prendersi la scena con un’intervista recente al Corriere della Sera nella quale ha raccontato diversi aneddoti legati alla sua vita, privata e professionale. In questo senso spicca il rapporto con Silvio Berlusconi e un “no” ma anche un regalo davvero importante ricevuto dal compianto Cavaliere.

Vittorio Feltri in tv
Vittorio Feltri – newsmondo.it

Feltri: Il Giornale e l’offerta di stipendio

Intervistato dal Corriere della Sera, anche sulla scia di ‘Chi non legge è perduto’, edito da Mondadori, il suo ultimo saggio che sembra una sorta di autobiografia letteraria, Vittorio Feltri ha avuto modo di raccontare diversi aneddoti legati alla sua vita privata e professionale ad iniziare dall’approdo a Il Giornale dove si doveva sostituire Montanelli. “A un certo punto ha litigato con Berlusconi, al Giornale non sapevano chi prendere al posto suo e chiamarono me”.

Feltri ha quindi spiegato: “Mi offrirono uno stipendio ridicolo, di pochissimo superiore a quello che già prendevo. Contestai l’offerta e loro non vollero sentir ragioni. Allora indossai l’impermeabile e mi diressi verso l’ascensore. E proprio quando la mia mano era ferma sul pulsante venni bloccato”. Da quel momento, ecco la sua proposta accettata: mezzo miliardo di vecchie lire.

Il regalo di Berlusconi e il “no” detto al Cavaliere

Ma tra i passaggi dell’intervista al Corriere, di cui vi riportiamo solo alcuni estratti, Feltri ha raccontato anche diversi retroscena legati a Silvio Berlusconi che proprio in merito alla crescita de Il Giornale si prodigò con un importantissimo regalo quando proprio Feltri riuscì a portare il numero delle copie vendute da 110 mila a 250 mila. “Dopo poco più di un anno di direzione avevo portato le copie da 110 mila a 250 mila. E lui, per premiarmi, mi fece dare il 7 per cento dell’azienda, compreso il palazzo di via Negri nel quale stavamo. Quella è stata la mia fortuna”.

Sul Cavaliere, ecco però anche una nota dolente: “Se mi chiese mai di scrivere o non scrivere qualcosa? Mai. Solo una volta mi ha chiesto se volevo andare nella sua villa in Sardegna per trascorrere le vacanze, ma declinai l’invito dicendogli che detestavo il mare”, ha aggiunto ancora il giornalista sottolineando quello che pare essere stato l’unica richiesta, rifiutata, fatta dal compianto Berlusconi.

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ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2025 14:17

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