La conferma sul delitto di Garlasco: di chi sono le impronte sulla porta di casa Poggi. L’esito del nuovo accertamento tecnico.
Non solo la testimonianza relativa ad una telefonata controversa legata a Massimo Lovati. Il giallo del delitto di Garlasco si arricchisce di una nuova svolta. Il nuovo accertamento tecnico disposto dal giudice per le indagini preliminari e affidato al perito Giovanni Di Censo nell’ambito dell’incidente probatorio dell’inchiesta che vede indagato Andrea Sempio ha messo nero su bianco l’identità delle persone associate alle due impronte sulla porta della villetta dei Poggi.
Delitto di Garlasco: l’esito della perizia su casa Poggi
Le due impronte digitali leggibili, trovate sulla porta d’ingresso della villetta di casa Poggi dove si è verificato il delitto di Garlasco e l’uccisione di Chiara Poggi il 13 agosto 2007, apparterrebbero a Marco Poggi e ad un operatore. A stabilirlo è stato il nuovo accertamento tecnico disposto dal giudice per le indagini preliminari e affidato al perito Giovanni Di Censo nell’ambito dell’incidente probatorio dell’inchiesta che vede indagato Andrea Sempio. Secondo quanto si apprende, le analisi hanno identificato come appartenenti alla vittima sei impronte digitali rilevate su una confezione in cellophane di cereali e su un sacchetto della spazzatura.
La conferma dagli accertamenti
Il nuovo esame effettuato, va precisato, non ha introdotto quindi degli elementi inediti rispetto al passato. Infatti, tale esito è conferme alle ricostruzioni già elaborate dagli inquirenti nel corso delle indagini condotte 18 anni fa. Le nuove analisi sulle impronte rappresentano uno degli ultimi passaggi dell’indagine riaperta sull’omicidio di Chiara Poggi. Dopo anni di verifiche e accertamenti, il procedimento attuale ha sfruttato delle tecniche più aggiornate rispetto a quelle passate con la speranza di riuscire a estrarre nuove tracce utili a chiarire responsabilità o dinamiche che ancora risultano controverse. Da capire quali saranno le ripercussioni dopo questo esame.
