Il mondo della Formula 1 si prepara a una rivoluzione tecnica e gestionale mentre l’era delle monoposto ad effetto suolo giunge al termine, aprendo nuove sfide per i team.
Con l’avvicinarsi della fine della stagione 2025 di Formula 1, la competizione si intensifica mentre le squadre si preparano a chiudere un capitolo significativo nella storia del motorsport. Mancano all’appello solo tre Gran Premi, e il mondo della Formula 1 si trova a riflettere sui cambiamenti che hanno caratterizzato gli ultimi quattro anni. I team hanno dovuto adattarsi a una nuova generazione di vetture ad effetto suolo, un cambiamento che ha portato a una ridefinizione delle strategie tecniche e gestionali. Le squadre che hanno saputo abbracciare l’innovazione e la trasparenza, come McLaren e Red Bull, sono emerse come leader, mentre altre si sono trovate in difficoltà, incapaci di rompere cicli di inefficienza.

Formula 1, stagione 2025 fine di un’era
La stagione 2025 ha visto una lotta serrata nel Mondiale Costruttori, con gerarchie che si sono delineate con difficoltà, tranne che per la McLaren, che ha dominato con una strategia solida e ben definita. La capacità di adattarsi e di gestire le risorse in modo ottimale è stata cruciale, e squadre come McLaren e Red Bull hanno trovato il loro punto di equilibrio. La McLaren, sotto la guida di Andrea Stella, ha puntato sulla trasparenza interna ed esterna come elemento chiave, riuscendo a superare una crisi tecnica iniziale e conquistando due titoli mondiali consecutivi. La loro ascesa è stata caratterizzata da un approccio metodico e disciplinato, che ha permesso al team di emergere come uno dei leader indiscussi della categoria.
Come i team si preparano per il 2026
Oltre alla McLaren, la Red Bull ha mostrato un notevole adattamento alle sfide tecniche e gestionali. Con Laurent Mekies al timone, la squadra ha sviluppato un sistema operativo che valorizza il riconoscimento e l’analisi degli errori come strumenti di crescita. L’approccio rischioso ma calcolato della Red Bull, evidenziato dalla gestione delle qualifiche in Brasile, dimostra la loro determinazione a spingersi oltre i limiti convenzionali. Mekies ha sottolineato l’importanza di correre rischi per ottenere vittorie, anche se ciò comporta errori temporanei, un concetto che riflette lo spirito competitivo della squadra.
La Mercedes, sotto la guida di Toto Wolff, ha mantenuto una solida reputazione per la sua organizzazione e gestione dei talenti. Anche se la stagione 2025 non ha soddisfatto tutte le aspettative, la squadra ha saputo mantenere coesione e fiducia, evitando decisioni affrettate nei momenti critici. La loro solidità organizzativa e la capacità di combinare leadership tecnica e visione strategica li pongono in una posizione favorevole per affrontare il nuovo regolamento del 2026, con molti addetti ai lavori che vedono la Mercedes come una delle favorite per la nuova era delle Power Unit.
Con l’era delle monoposto ad effetto suolo che volge al termine, i team di Formula 1 devono prepararsi a un 2026 che non perdonerà l’improvvisazione. La capacità di ammettere errori, di evolvere e di adattarsi sarà fondamentale. McLaren e Red Bull hanno dimostrato di essere già sulla buona strada, mentre altri team devono ancora trovare una stabilità che permetta loro di competere efficacemente nel futuro della Formula 1.