Dopo una lunga e corposa operazione, Elia Del Grande è stato catturato dalle autorità. Ecco dove si trovava il suo nascondiglio.
Come riporta Il Sole 24 Ore, intorno alle ore 20 di ieri sera la fuga di Elia Del Grande è terminata. Condannato a trent’anni di carcere a causa dello sterminio della sua famiglia avvenuto nel 1998, l’uomo si è dato alla fuga dalla casa-lavoro di Castelfranco Emilia, a causa delle violazioni di libertà vigilata.
Ciò è avvenuto in data 30 ottobre, giorno da cui l’uomo ha dato inizio ad una vera e propria latitanza durata quasi due settimane. Dopo una lunga e corposa operazione di recupero, le autorità sono finalmente riuscire ad individuare il suo nascondiglio, e consegnarlo di nuovo nelle mani della giustizia.

Elia Del Grande: dove si trovava il criminale
Da quanto si apprende, Del Grande è stato trovato a Cadrezzate, in provincia di Varese. Luogo in cui ancora oggi conserva alcune delle sue proprietà. Appena prima che le autorità lo portassero nella casa-lavoro in provincia di Modena per motivi di sorveglianza, l’uomo si era dato alla fuga.
Il blitz decisivo è avvenuto a Besozzo, rimanendo dunque in provincia di Varese. L’uomo è stato rintracciato e bloccato mentre si trovava all’interno di un tabaccaio poco distante dalla casa della sua fidanzata dell’epoca.
Del Grande aveva addirittura tentato la fuga passando dai tetti di alcune case, riuscendo così a spostarsi senza che le sue tracce potessero essere seguite. Per poterlo nuovamente catturare senza che potesse fuggire un’altra volta, è servita un’operazione rapida e soprattutto improvvisa.
L’operazione di cattura
I militari che si sono occupati dell’operazione, hanno reso noto che per portare avanti questa operazione, si sia reso necessario l’utilizzo di intercettazioni e tracciamenti telefonici. Ma la svolta decisiva è arrivata proprio nella serata di ieri.
Gli inquirenti erano già al corrente della posizione di Del Grande. Tuttavia, la conferma è arrivata in seguito ad una segnalazione da parte di un’anziana signora, la quale oltre all’uomo aveva notato anche i militari presenti sul posto sotto copertura.