Tante ipotesi e anche una nuova ricostruzione relative al delitto di Garlasco e l’omicidio di Chiara Poggi. Cosa filtra sul caso.
Il dettaglio sui prelievi della famiglia Sempio ma non solo. Il giallo del delitto di Garlasco continua ad essere argomento estremamente discusso e controverso e lo sarà ancora di più a seguito della nuova ricostruzione riportata in queste ore dalla trasmissione ‘Farwest’ che fa riferimento alle analisi della esperta dottoressa Cattaneo che avrebbe ribaltato alcune delle fasi dell’uccisione della povera Chiara Poggi, avvenuta il 13 agosto del 2007.
Delitto di Garlasco: come è morta Chiara Pioggi
La dottoressa Cristina Cattaneo, patologa forense e antropologa medica, è stata incaricata dalla Procura di Pavia di ricostruire quel dannato 13 agosto 2007 con particolare riferimento, ovviamente, al giallo del delitto di Garlasco e all’uccisione della povera Chiara Poggi. Stando a quanto fino ad ora reso noto, dalle precedenti indagini era stato stabilito che Chiara sarebbe stata colpita in soggiorno, successivamente sarebbe caduta a terra e trascinata sul pavimento. La ragazza avrebbe poi subito un colpo davanti alla porta del corridoio e infine sarebbe stata gettata dalle scale.
La ricostruzione della dottoressa Cattaneo
Come sottolineato dalla trasmissione ‘Farwest’, nel corso della puntata andata in onda lo scorso 7 novembre di cui, però, è stato condiviso sul canale Youtube della Rai l’estratto della ricostruzione su Garlasco solo in queste ore, la Cattaneo avrebbe riscritto, in parte, la dinamica dell’uccisione della povera Chiara.
“Chi è entrato plausibilmente in casa Poggi alle 9.12, orario in cui viene disattivato l’allarme, avrebbe cominciato l’aggressione sul divano del salone, dove sono rimaste impresse delle gocce di sangue sul pavimento”, si sente dire dalla voce narrante nel servizio di ‘Farwest’ facendo riferimento appunto alla nuova ricostruzione della Cattaneo.
Sulla seconda fase dell’aggressione, si parla di quanto accaduto davanti alle scale “dove Chiara sarebbe stata colpita e sarebbe poi crollata a terra, perdendo i sensi per diversi minuti, necessari a creare la pozza ematica. La terza e ultima fase sarebbe avvenuta accanto al telefono, dove Chiara – mentre viene trascinata verso la cantina – si riprende per poi essere colpita e finita con un oggetto metallico, come dimostrerebbero gli schizzi di sangue sul muro dietro al telefono. A quel punto la ragazza viene sollevata e gettata sulle scale della cantina, proprio nel punto in cui c’è l’impronta 33, cioè quella che per i consulenti di Stasi e della Procura corrisponderebbe ad Andrea Sempio”.
