L’attacco di Trump al Venezuela, stando a delle fonti interne, comporterà quasi certamente delle conseguenze incalcolabili.
Dopo aver firmato la fine dello shutdown più lungo di sempre, Trump ha deciso di preparare la sua prossima mossa. Si tratta dell’ormai ampiamente discussa operazione anti-narcos in Venezuela, messa in atto con l’obiettivo di “reprimere i narcoterroristi” presenti nell’emisfero occidentale. Non sono tardate ad arrivare le accuse a Washington, con una preoccupazione diffusa relativa alle conseguenze incalcolabili che un conflitto nei Caraibi potrebbe avere. Questo presagio negativo, almeno al momento, non è stato sufficiente per dissuadere il tycoon.

Donald Trump e il piano degli USA
Il piano del tycoon consiste in un’operazione che prende il nome di “Southern Spear”. Sarà guidata da dalla Joint Task Force Southern Spear e dal Comando Sud degli Stati Uniti (Southcom). Stando a quanto dichiarato da Washington, riporta Sky Tg 24, l’obiettivo dell’operazione è quello di: “Difendere gli Stati Uniti, rimuovere i narcoterroristi dal nostro emisfero e proteggere la nostra Patria dalla droga che sta uccidendo il nostro popolo“.
Questo annuncio, effettuato dal segretario alla Difesa americano Pete Hegseth, è arrivato in seguito all’attacco statunitense nei confronti di una presunta nave trasportante della droga. Tra i potenziali obiettivi degli USA, ci saranno flotte navali e aeroporti utilizzate dal narcotraffico.
Per portare avanti questa operazione, gli statunitensi si serviranno di due imbarcazioni da guerra. Al momento però, non sono stati identificati degli obiettivi specifici. Nel frattempo, sono arrivate le dichiarazioni da parte dei leader venezuelani.
Maduro predica la pace
Il leader venezuelano Maduro, si è espresso in merito agli attacchi statunitensi predicando la pace. Toni decisamente diversi, quelli espressi dal presidente del Parlamento venezuelano Jorge Rodriguez: “Non vale la pena il dolore che comporterebbe un conflitto per tutti i Paesi del continente, compresi gli Stati Uniti“.
Oltre alle conseguenze incalcolabili che un conflitto del genere comporterebbe, il presidente ha aggiunto che l’obiettivo di questa operazione anti-narcos, è in realtà quello di destabilizzare un governo formatosi in maniera legittima.
Nel frattempo, l’ambasciatore venezuelano Samuel Moncada richiede il ritiro immediato da parte delle forze USA dai Caraibi.