Dalla bozza per Gaza alla posizione di Israele sulla possibilità dei due Stati, fino al commento di Netanyahu. La situazione nella Striscia.
Al netto dei bombardamenti su Gaza che si sono verificati anche nei giorni scorsi, la tregua pare reggere anche se la situazione tra Israele e Hamas continua ad essere piuttosto tesa. La conferma è arrivata dalla posizione israeliana manifestata in queste ore sia dal Premier Benyamin Netanyahu che dal Ministro della Difesa, Israel Katz.

Israele: no all’ipotesi Stato palestinese
In queste ore il Consiglio di sicurezza dell’ONU dovrebbe andare a votare la bozza americana sul futuro di Gaza, che prevede l’invio di una Forza di stabilizzazione internazionale e la creazione di uno Stato palestinese – clausola quest’ultima a cui il governo Netanyahu si sta opponendo con forza. La conferma è arrivata da parte del premier israeliano e del ministro della Difesa Katz che hanno ribadito le proprie posizioni.
“La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio a ovest del Giordano esiste, è valida e non è cambiata di una virgola“, ha detto Netanyahu, in apertura della riunione di governo. “Riguardo alla presunta ‘non smilitarizzazione’ della parte di Gaza che è nelle mani di Hamas, non ci sarà nulla del genere. Anche nel piano in 20 punti, e in tutto il resto, questo territorio sarà smilitarizzato e Hamas sarà disarmato. O accadrà nel modo più facile o nel modo più difficile. Questo è quello che ho detto, e questo è quello che ha detto anche il presidente Trump”.
Dello stesso avviso è stato anche il ministro della Difesa: “La politica di Israele è chiara: non ci sarà uno Stato palestinese”, ha detto Israel Katz.
Il premier ha poi parlato della situazione di Hamas: “Gaza verrà smobilitata e Hamas disarmata, nel modo più facile o nel modo più difficile. Non ho bisogno di rinforzi, tweet o prediche da nessuno”, le parole del primo ministro.
Commissione d’inchiesta sul 7 ottobre 2023
Intanto Israele si è mosso in merito ai fatti avvenuti il 7 ottobre 2023. Il governo israeliano ha deciso di istituire una commissione d’inchiesta “indipendente” per far luce sull’attacco sferrato da Hamas. A renderlo noto oltre il Times of Israel, anche lo stesso governo su ‘X’ spiegando che la commissione avrà “pieni poteri investigativi” e la sua composizione rifletterà “il più ampio consenso pubblico possibile”. Di fatto, Netanyahu istituirà entro 45 giorni una commissione ministeriale che definirà i poteri e il mandato della commissione