Il brutale omicidio di una donna in casa ad opera del marito. Il caso Mariella Chiari e il movente dietro al delitto avvenuto tra coniugi.
Dopo il delitto verificatosi a Milano nei giorni scorsi, ecco un altro episodio tremendo avvenuto, questa volta, in provincia di Varese, precisamente a Mesenzana. Qui, una donna, Mariella Chiari, è stata bruttalmente ammazzata a coltellate ad opera del marito. Quanto emerso dalle indagini sarebbe un quadro drammatico con un movente davvero assurdo.

Omicidio Mariella Chiari: i dettagli del delitto
Arriva da Mesenzana, in provincia di Varese, la storia terribile di un femminicidio ai danni di una 81enne, Mariella Chiari. La donna è stata uccisa dal marito, 78 anni, con una serie brutale di coltellate con un oggetto da cucina. Per la vittima non c’è stato scampo. Le forze dell’ordine sono venuta a conoscenza di quanto accaduto dopo che l’uomo, a seguito del delitto, si è spostato nell’abitazione al piano terra della villetta bifamiliare dove abita la figlia con i nipoti. Qui la ragazza ha compreso cosa fosse accaduto e ha chiamato 112 e 118 anche se era troppo tardi. L’arma del delitto sarebbe stata rinvenuta sul petto della vittima.
Il possibile movente: l’ipotesi gratta e vinci
Secondo quanto si apprende dalle prime informazioni seguenti al delitto, le forze dell’ordine avrebbero tentato di ricostruire il possibile movente. Dall’interrogatorio non sarebbero emerse situazioni di dissidio o rancore tali da giustificare l’aggressione brutale. “La condotta è riconducibile, stante alle prime risultanze investigative, a futili motivi riferiti al vizio del gioco per i gratta e vinci“, ha fatto sapere tramite una nota ufficiale, il procuratore di Varese Antonio Gustapane. “L’uomo, tuttavia, è apparso in una condizione di marcata fragilità psicologica, suffragata anche dalle stesse dichiarazioni rese al magistrato, in taluni passaggi frammentarie e carenti di coerenza logica”, si legge ancora nel comunicato del procuratore.