Delitto di Garlasco, la verità sull'autopsia sull'arma che ha ucciso Chiara Poggi: il video
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Delitto di Garlasco, la verità sull’autopsia sull’arma che ha ucciso Chiara Poggi: il video

Chiara Poggi morta il 13 agosto 2007

Il giallo del delitto di Garlasco e l’autopsia relativa all’arma che ha ucciso Chiara Poggi. Cosa è venuto a galla in queste ore.

Potrebbero esserci molto presto dei risvolti in merito al delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi, anche in relazione alle indagini legate al presunto caso di corruzione con l’ipotesi di un nuovo indagato nell’aria. Intanto, a ‘Mattino 5′, programma di Canale 5, i riflettori si sono riaccesi sull’arma che ha ucciso la povera ragazza il 13 agosto del 2007 ed in particolare su cosa ha dimostrato l’autopsia fatta relativamente agli oggetti potenzialmente usati per l’assassinio.

Mappa di Garlasco
Segnalino su Garlasco – newsmondo.it

Delitto di Garlasco: l’autopsia sull’arma usata per uccidere Chiara Poggi

Nel corso della trasmissione di Canale 5, ‘Mattino 5’, condotta da Federica Panicucci, l’attenzione in merito al delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi è stata posta sull’autopsia e nello specifico su cosa sia filtrato in merito all’arma usata per uccidere la ragazza. In una grafica inedita, in studio, è stato mostrato nel dettaglio quanto rilevato sul corpo della ragazza.

“Tali lesioni furono prodotte con meccanismi contusivi reiterati apportate mediante ‘corpo contundente’ non ben identificabile con le seguenti caratteristiche: stretta superficie battente, spigoli molto netti, presenza di punta talora usata come tale”. Un qualcosa che ha generato diversi dubbi sia sull’arma in sé ma soprattutto sul fatto sia difficile ipotizzare a più oggetti usati da un’unica persona.

Il numero di aggressori, gli oggetti e le ferite

Detto dell’esito dell’autopsia, in trasmissione si è quindi discusso dei tanti dubbi in merito alla vicenda. A porre tanti interrogativi anche Elisabetta Cametti, scrittrice e opinionista, che ha detto: “C’è un altro punto preciso dell’autopsia in cui Ballardini dice testuali parole ‘ove non si voglia ipotizzare l’utilizzo di tre oggetti differenti, diventa difficile trovare un unico oggetto con queste tre caratteristiche’. Già lui lo dice. […] Oltre al corpo battente e oltre ai fori, c’erano anche delle ferite da taglio (sul corpo e gli occhi di Chiara ndr). E queste ferite non possono essere assolutamente riconducibili a nessuno degli altri due oggetti. Questo ci porta a pensare che sia impossibile per una sola persona […]”.

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ultimo aggiornamento: 19 Novembre 2025 12:59

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