Al minorenne che a Torino ha ucciso un pusher con una coltellata, è stata assegnata la sentenza definitiva da parte del Tribunale.
Dopo l’omicidio horror avvenuto a Napoli, la cronaca racconta dell’esito di un altro episodio da prima pagina. A Torino, un minorenne ha ucciso un noto pusher della zona con una coltellata. Stando alla versione dei fatti rilasciata dal sedicenne, il giovane ha agito per difendersi. L’episodio risale alla sera di venerdì 23 agosto 2024. Dopo oltre un anno dal tragico evento, è arrivata la sentenza definitiva per il giovane assassino.

Il caso del pusher ucciso e la sentenza
In merito all’omicidio che ha visto come vittima un 26enne di Torino, il giovane assassino minorenne è stato condannato dalla giustizia. Come anticipato da La Repubblica, la sentenza di primo grado sottoporrà il giovane ad una pena di cinque anni di carcere.
Sentenza già definitiva, considerando che l’avvocato difensore Enrico Scolari non ha non ha presentato ricorso alla Corte d’Appello per tutelare il suo giovane assistito. La vittima, morta in seguito ad una coltellata al cuore, era uno spacciatore particolarmente conosciuto dalla sua zona di riferimento.
La versione del giovane
Ai tempi delle prime indagini, riporta Torino Today, il giovane dichiarò di aver agito per paura di essere aggredito dalla vittima, e da alcuni suoi amici presenti con lui in quel momento. Il colpo di arma da taglio sferrato non aveva inoltre l’intenzione di ucciderlo. L’arma utilizzata non sembrava appartenere al minorenne condannato.
Il sedicenne ha poi rivelato che, pochi giorni prima dell’omicidio, aveva ricevuto un accenno di approccio con finalità sessuali da parte della vittima. Cosa che però non può essere ricondotta ad un tentativo di violenza.
Inizialmente si pensava ad una condanna con sconto della pena in comunità. Tuttavia, questo esito era stato paventato prima della condanna per omicidio volontario assegnata di recente.