Inter, Chivu sbotta su Lautaro: "Non posso cambiare giocatori?"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Inter, Chivu sbotta su Lautaro: l’allenatore va su tutte le furie

Lautaro Martinez

In merito alla sostituzione di Lautaro, Chivu è andato su tutte le furie nel post partita. Ecco le dichiarazioni del tecnico dell’Inter.

Che Chivu sia un allenatore senza peli sulla lingua, non è affatto una novità. Lo dimostrò in occasione della vittoria contro il Verona, rivelando una certa leggerezza nel parlare apertamente di fortuna. L’ennesima occasione è arrivata proprio in seguito alla sconfitta dell’Inter contro il Milan. I nerazzurri hanno infatti perso per 1-0 il derby di Milano. Decisiva la rete di Pulisic, così come il rigore di Calhanoglu neutralizzato da Maignan. Nel post partita, l’allenatore ha risposto ad una domanda su Lautaro in maniera particolarmente piccata, come riporta La Gazzetta dello Sport.

Lautaro Martinez
Lautaro Martinez

La risposta del tecnico su Lautaro

Il tecnico nerazzurro ha fornito maggiori spiegazioni sulla questione argentina. Lautaro è stato infatti sostituto al minuto 64′ di gioco, appena 20 minuti dopo l’inizio del secondo tempo: “Sta bene, l’ho tolto per scelta tecnica mia: non posso cambiare giocatori? Anche chi è in panchina merita di dare il proprio contributo. È stata una mia decisione“.

Una risposta ferma e decisa, che dimostra come la sostituzione in questione non debba essere interpretata a proprio piacimento. Le motivazioni di questa decisione sono state chiarite proprio da Chivu in persona, e sono di natura puramente tecnica.

Le parole di Chivu sul derby

In merito al suo primo derby disputato da allenatore, il tecnico dell’Inter ha dichiarato: “La prestazione e l’attenzione ci sono state, non abbiamo subito ripartenze. L’unica volta che siamo andati ad un lancio lungo, il Milan ha fatto gol. Ma mi prendo la buona prestazione dei ragazzi che ci hanno provato in tutti i modi. Questo è lo spirito che voglio vedere, poi è chiaro che 4 sconfitte in 12 giornate siano troppe“.

Aggiungendo poi: “La classifica è corta, bisogna sciogliere le delusioni e superare la frustrazione, che può lasciare qualche segno. Conosco quanto creiamo e quanto concediamo. Sommer? Non parlo di singoli, non è giusto. Per me, i miei sono i migliori e non potrei mai puntare il dito verso qualcuno perché quando lo fai vuol dire che c’è odore di fallimento. Siamo tutti dentro questa situazione: potevamo sbloccarla, fare meglio, gestire, ma le statistiche sono quelle che sono. Noi abbiamo solo il dovere di rialzarci“.

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ultimo aggiornamento: 24 Novembre 2025 11:38

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