Un reperto rinvenuto nel Titanic è stato venduto a oltre 2 milioni di euro. Si tratta di un orologio appartenente ad un naufrago.
A distanza di due anni dall’ultima missione di recupero, si ritorna a parlare del Titanic. Questa volta, in occasione della vendita di un vero e proprio cimelio appartenente a quel drammatico evento. Un orologio che fu di un naufrago, infatti, è stato venduto all’asta ad una cifra veramente elevata. Il risultato in questione è stato ottenuto in un contesto storico dove le aste sono sempre più in voga. Ne sono una testimonianza delle basi di offerta sempre più alte. Che rendono queste stesse aste, inevitabilmente molto più proibitive.

L’asta milionaria per l’orologio
L’orologio messo in vendita sembra appartenere a Isidor Straus, magnate statunitense morto insieme a sua moglie Ida. Il cimelio in questione è stato venduto ad una cifra di 1,78 milioni di sterline, equivalenti a oltre 2 milioni di euro.
Il modello dell’orologio corrisponde ad un Jules Jurgensen in oro 18 carati, recuperato insieme al corpo del naufrago scomparso in seguito alla tragedia avvenuta 14 aprile 1912. Il reperto venduto era stato fino ad ora custodito dai parenti del magnate scomparso durante l’avvenimento.
L'orologio di Isidor Straus, morto sul Titanic insieme alla moglie Ida, è stato è stato venduto a una cifra record 🔗 https://t.co/lB7LRWeBm2 pic.twitter.com/xUZJ1ESkzN
— Sky tg24 (@SkyTG24) November 23, 2025
Il mercato dietro i cimeli del Titanic
L’orologio venduto presso la casa d’aste Henry Aldridge and Son, è solamente il primo di una lunga serie di cimeli riguardanti il Titanic. Un altro orologio qualche anno fa venne infatti venduto alla cifra di 1,37 milioni di euro. In quell’occasione, il modello venduto apparteneva al defunto John Jacob Astor.
L’asta venne gestita anche in quel caso dalla casa britannica citata sopra. A dimostrazione di come il mercato che sta sorgendo dietro il celebre relitto navale, sia in grado di macinare numeri di enorme portata. Non solo in termini storici, ma evidentemente anche in termini economici. I fatti lo confermano.