L’inchiesta anticorruzione in Ucraina tocca da vicino il presidente Zelensky: perquisiti uffici del capo gabinetto Yermak.
Non solo la questione del piano di pace in Ucraina con una sorta di apertura da parte della Russia. A scuotere il Paese da qualche giorno è anche l’inchiesta anticorruzione che, a quanto pare, si è avvicinata parecchio anche al presidente Zelensky. Infatti, in queste ore, sono stati perquisiti gli uffici del capo gabinetto Yermak che solo qualche giorno fa era a Ginevra a discutere con gli USA sul piano di pace.
Ucraina: l’inchiesta anticorruzione e la perquisizione odierna
Ancora caos in Ucraina e questa volta non relativamente alla triste guerra che va avanti con la Russia. L’inchiesta anticorruzione che da qualche settimana sta toccando il Paese, ora, sta sfiorando da molto vicino anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto si apprende, infatti, agenti dell’ufficio nazionale anticorruzione (Nabu) hanno perquisito nella mattinata di venerdì 28 novembre gli uffici del capo dello staff del presidente ucraino, Andriy Yermak, uno degli uomini più fidati di Zelensky.
I dettagli su Yermak e l’inchiesta
Da quanto si apprende, il capo di gabinetto di Zelensky sarebbe accusato di essere parte del gruppo coinvolto nell’inchiesta di corruzione sul colosso della energia nucleare statale Energoatom. Tale gruppo, stando a quanto filtra, sarebbe stato guidato da un altro stretto collaboratore del presidente ucraino, Timur Mindich. Per il leader dell’Ucraina si tratta certamente di uno scossone non indifferente visto che da sempre aveva difeso proprio Yermak dalle varie accuse e indiscrezioni.
La svolta con le perquisizioni potrebbe essere un problema anche in chiave pace in Ucraina. Finora, infatti, Yermak è stato il più fidato portavoce di Zelensky, nonchè il garante della politica interna oltre che il principale punto di contatto per i politici stranieri e il capo delegazione durante i colloqui di pace che si sono tenuti negli scorsi giorni a Ginevra.
