Le voci sull’eredità di Pippo Baudo e il giallo del patrimonio non ancora accettato dai parenti ed eredi. Parla il notaio.
Si cerca di fare chiarezza sul caso legato all’eredità di Pippo Baudo che, stando a quanto si apprende, non sarebbe stata ancora accettata dagli eredi e dai parenti. In particolare un dubbio aleggia attorno al lascito del presentatore, scomparso ormai da alcuni mesi. A provare a fare il punto sulla vicenda ci ha pensato il notaio Renato Caraffa, intervistato da Repubblica.

Pippo Baudo e il giallo dell’eredità non accettata
Si sono moltiplicate nelle ultime ore le voci attorno all’eredità di Pippo Baudo che non sarebbe stata ancora accettata. Secondo le informazioni del caso, la questione della mancata accettazione dell’eredità sarebbe nata dalla stima del patrimonio del compianto conduttore. Infati, in genere, non passa molto tempo dalla comunicazione delle volontà del defunto e l’accettazione degli eredi. In questo caso, invece, tutto sembra essere fermo. Pare che alla base dello stop possa esserci proprio una questione di quantificazione del lascito del presentatore. Si parla di circa 10 milioni di euro giudicati, pare, non congrui rispetto alla carriera svolta da Baudo.
Parla il notaio che ha redatto e aperto il testamento del conduttore
A fare chiarezza sull’argomento ci ha pensato Renato Caraffa, il notaio che si è occupato di redigere e aprire proprio il testamento di Baudo. A Repubblica, Caraffa ha spiegato: “Il testamento di Baudo è semplicissimo. È possibile che gli eredi siano in una fase di trattativa per la suddivisione dei beni. Da me non sono venuti. Gli eredi potrebbero rivolgersi, per l’accettazione, a qualsiasi altro notaio o anche al tribunale. Non sono obbligati a informare me”. Insomma, per il momento il giallo sull’eredità del compianto e amato conduttore resta. Da capire fino a quando.