Bancomat: attenzione, cosa succede dopo 3 prelievi al mese
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Direttore: Alessandro Plateroti

Bancomat: attenzione, cosa succede dopo 3 prelievi al mese

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Fare troppi prelievi Bancomat può comportare costi nascosti. Cosa succede se superi i 3 prelievi al mese e come evitare commissioni.

I prelievi al Bancomat rappresentano ancora oggi un’abitudine diffusa tra i consumatori italiani, nonostante la crescita dei pagamenti digitali. Tuttavia, non tutti sono consapevoli delle commissioni che si applicano quando si supera un certo numero di operazioni mensili. La soglia più comune — anche se non universale — è quella dei tre prelievi gratuiti al mese. Superarla può comportare costi aggiuntivi, a seconda della banca e del tipo di conto corrente. Conoscere questi dettagli è fondamentale per evitare sorprese e gestire in modo più efficiente le proprie finanze personali.

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prelievo bancomat – newsmondo.it

Perché ci sono limiti sui prelievi e quali regole si applicano nel 2025

Il motivo principale per cui le banche limitano i prelievi Bancomat gratuiti risiede nei costi operativi legati alla gestione degli sportelli ATM. Ogni prelievo ha un costo per l’istituto, soprattutto quando l’operazione avviene su un ATM che non appartiene alla banca del cliente. In questi casi, viene applicata una commissione interbancaria, ovvero una tariffa che la banca del cliente deve corrispondere alla banca proprietaria dello sportello.

Dal 28 giugno 2025, una novità importante ha cambiato le regole in Italia: ora è la banca proprietaria dell’ATM a stabilire e mostrare in anticipo la commissione al cliente. Questo significa che, prima di concludere l’operazione, l’utente visualizza l’importo esatto del costo e può decidere se confermare o annullare il prelievo. Questo cambiamento, volto a garantire maggiore trasparenza, richiede però più attenzione da parte dell’utente, che deve valutare ogni singola operazione in base alla banca e allo sportello utilizzato.

Cosa succede se superi i tre prelievi al mese

Superare i tre prelievi gratuiti mensili può comportare commissioni variabili, che dipendono dalla banca e dalle condizioni del conto corrente. Alcuni istituti applicano una tariffa fissa per ogni operazione extra, generalmente compresa tra 1 e 3 euro. Altri, invece, calcolano la commissione in percentuale sull’importo prelevato, di solito tra l’1% e il 3%.

È importante sottolineare che non esiste una norma che impone universalmente il limite di tre prelievi gratuiti: si tratta di una soglia adottata da molte banche, ma non da tutte. Alcuni conti prevedono prelievi illimitati, altri impongono costi anche prima del terzo. Per questo è essenziale leggere attentamente le condizioni contrattuali del proprio conto.

Con le nuove regole del 2025, l’utente ha uno strumento in più per evitare brutte sorprese: la visualizzazione anticipata del costo del prelievo. In questo modo, anche se si è superata la soglia prevista, si può scegliere di rinunciare all’operazione oppure cercare un ATM della propria banca, dove il costo è nullo o ridotto.

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ultimo aggiornamento: 4 Dicembre 2025 10:29

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