Delitto di Garlasco, movente Stasi: la verità di Roberta Bruzzone
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Delitto di Garlasco: il dettaglio sul presunto movente di Alberto Stasi

Alberto Stasi

Nuovi dettagli sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi: cosa filtra sul possibile movente di Alberto Stasi. Parla Roberta Bruzzone.

Il giallo del delitto di Garlasco continua ad essere all’ordine del giorno anche nei salotti televisivi. Dopo il retroscena su Sempio svelato da Bruno Vespa, ecco che a ‘Quarto Grado’, su Rete 4, è stata proposta un’intervista alla criminologa Roberta Bruzzone che ha acceso il focus sul possibile movente di Alberto Stasi, ricostruendo in parte alcune dinamiche anche tra l’uomo, ora condannato per l’omicidio Chiara Poggi, e quella che era la sua fidanzata all’epoca dei fatti.

Roberta Bruzzone
Roberta Bruzzone – newsmondo.it

Delitto di Garlasco: il possibile movente di Stasi

Nell’intervista a ‘Quarto Grado’, su Rete 4, si è aperto il dibattito su quello che poteva essere il movente di Alberto Stasi e anche di Andrea Sempio. Sul primo, Roberta Bruzzone ha detto: “Non esiste mai l’assenza di movente… Un movente può non essere esplicito, può non essere apparente, può non essere chiaro ma c’è sempre. Io credo che la vicenda, in qualche modo, sia da ricondurre alla relazione tra i due e alle caratteristiche psicologiche che emergono da una serie di documenti che sono agli atti, di Alberto Stasi”.

La relazione con Chiara e gli “interessi” di Stasi

“Io credo che quella relazione fosse tutt’altro che una relazione stabile, al netto di conversazioni tra loro assolutamente diciamo tranquille e serene, un po’ di insoddisfazione Chiara l’aveva segnalata nei confronti della storia con Alberto. Probabilmente quella insoddisfazione, in quella settimana che c’era una sorta di prova generale di convivenza, si è un po’ manifestata in maniera più netta. Per Chiara le cose non stavano andando come aveva immaginato e sperato”, ha precisato ancora la Bruzzone.

“C’è un problema enorme che è quello degli interessi sessuali di Alberto Stasi. Interessi che lui coltivava in maniera attiva perché selezionava del materiale e lo catalogava in maniera puntuale. Parliamo di quasi 16mila contenuti di pornografia adulta definita dagli esperti del carcere che l’hanno esaminata anche “violenti” e “raccapriccianti”.

La Bruzzone ha quindi posto l’accento su un certo di tipo di materiale con focus su alcuni dettagli che sarebbero stati di interesse per Stasi “sedere” e “scarpe col tacco”. La criminologa ha poi parlato di un viaggio dei due a Londra dove Stasi avrebbe continuato a fare determinate foto ad altre donne ignare anche in quella occasione. “Non è una attività che si trova nella maggior parte dei computer e dei cellulari di ogni uomo. Qualcuno ci ha provato […]. Probabilmente la lettura del movente andava affontata in maniera diversa. Magari la paura che questa cosa potesse emergere. Che potesse essere ‘smascherato’ […]”. L’intera intervista video, con il focus poi pure su Sempio, è disponibile sul sito Mediaset Infinity.

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ultimo aggiornamento: 6 Dicembre 2025 11:34

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