Pensione anticipata a 61 anni grazie al modello AP116: cos'è e come richiederlo
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Pensione anticipata a 61 anni grazie al modello AP116: cos’è e come richiederlo

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Andare in pensione a 61 o 63 anni è possibile, ma serve il modello AP116. Chi può richiederlo, come compilarlo e perché è indispensabile.

Il tema del pensionamento anticipato continua a essere centrale nel sistema previdenziale italiano, soprattutto per quei lavoratori che si trovano in condizioni professionali gravose o usuranti. Molti si chiedono se sia ancora possibile andare in pensione a 61 o 63 anni, e la risposta, in alcuni casi, è affermativa. Tuttavia, la possibilità di anticipare l’uscita dal lavoro dipende da specifici requisiti contributivi e, soprattutto, dalla capacità di dimostrare ufficialmente la propria situazione lavorativa tramite un documento fondamentale: il modello AP116.

Nel sistema italiano esistono categorie di lavoratori che, a causa della natura del proprio impiego, possono accedere a forme di pensione anticipata. Si tratta di chi ha svolto attività considerate usuranti o gravose, come il lavoro notturno, i turni, le mansioni in galleria o in ambienti insalubri, ma anche chi opera nei trasporti, nell’edilizia, nell’agricoltura o nell’assistenza a persone non autosufficienti. A seconda del percorso contributivo e della tipologia di lavoro svolto, esistono tre principali canali per anticipare la pensione: la Quota 41 per i lavoratori precoci, l’APE sociale per chi ha almeno 63 anni e mezzo, e lo “scivolo” previsto per chi rientra nella normativa sui lavori usuranti.

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Cosa serve davvero per accedere alla pensione anticipata

Non basta rientrare in una delle categorie agevolate: per dimostrare il diritto alla pensione anticipata, è indispensabile presentare all’INPS il modello AP116, un documento ufficiale che certifica la natura del lavoro svolto. Questo modulo deve essere compilato dal datore di lavoro e contiene informazioni cruciali come la descrizione dell’attività, il periodo lavorativo, il contratto collettivo applicato, il livello di inquadramento, e i codici di rischio eventualmente associati all’impiego.

Se l’azienda è cessata, fallita o non più raggiungibile, il lavoratore può presentare un’autodichiarazione, ma l’INPS verificherà i dati attraverso i propri archivi e banche dati. È per questo che il modello AP116 rappresenta spesso l’unica prova concreta che consente all’ente previdenziale di accettare la domanda di pensione anticipata.

Perché il modello AP116 è così importante

L’invio del modello AP116 non è una semplice formalità: senza questo documento, anche in presenza dei requisiti anagrafici e contributivi, la domanda può essere respinta. In molti casi, infatti, è proprio l’assenza di un’adeguata certificazione a impedire al lavoratore di accedere a un diritto acquisito. L’INPS, nel processo di valutazione, si attiene scrupolosamente alla normativa vigente, e ogni incongruenza nei dati o omissione può bloccare la pratica.

Andare in pensione a 61 o 63 anni è ancora possibile, ma solo se supportato da una documentazione impeccabile. Il modello AP116, in questo scenario, è la chiave per aprire le porte della pensione anticipata: deve essere completo, verificabile e correttamente validato. Trascurarlo, o compilarlo in modo impreciso, equivale a rinunciare in partenza al proprio diritto.

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ultimo aggiornamento: 11 Dicembre 2025 9:57

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