Altro venerdì di sciopero per il 12 dicembre 2025: dai trasporti alla scuola passando per la sanità. Orari e fasce garantite.
Al via lo sciopero generale organizzato dalla CGIL per manifestare contro la legge di bilancio 2026. Il sindacato ha deciso per un altro venerdì di stop con le braccia incrociate in alcuni settori dalla mezzanotte di ieri alle 21 di oggi per protestare contro la manovra ed in particolare con la richiesta del blocco dell’età pensionabile e la stabilizzazione dei contratti precari.

Sciopero generale 12 dicembre 2025: i settori coinvolti
Un altro venerdì nero per l’Italia con lo sciopero generale indetto dalla CGIL nella giornata del 12 dicembre 2025 atto a manifestare contro la manovra del governo Meloni. Il sindacato ha parlato di provvedimento “ingiusto” e “balordo”. Lo stop odierno è nazionale, di 24 ore, e interessa tutti i settori: dai trasporti alla scuola, dalla sanità alle fabbriche. A fare eccezione il trasporto aereo, perché già interessato da uno sciopero precedentemente indetto per il 17 dicembre. Risulta essere escluso anche il personale Atac a Roma, che ha incrociato le braccia già martedì scorso.
Orari e fasce garantite oggi
Per quanto riguarda i trasporti, ed in particolare treni e bus, lo sciopero coinvolge Trenitalia, Italo e Trenord. Saranno possibili cancellazioni o ritardi per i convogli a lunga percorrenza, con la fascia di garanzia per i treni locali dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Lo stesso vale per i trasporti urbani anche se in questo caso le modalità potranno essere diverse da luogo a luogo.
Scioperano dalle 00.01 alle 24 per un’intera prestazione lavorativa anche gli addetti alla viabilità di autostrade e Anas, garantendo solo i servizi minimi funzionali alla sicurezza della circolazione stradale. Stesso discorso per quanto concerne i lavoratori del trasporto merci e logistica (garantiti i trasporti di beni e prodotti essenziali).
Negli istituti scolastici e nelle università, non è garantito il regolare svolgimento delle lezioni. Stop anche nella sanità: negli ospedali, nelle cliniche e nelle strutture sanitarie, saranno possibili interruzioni dei servizi non essenziali e rallentamenti nelle attività di supporto.