La cronaca recente è stata scossa da un nuovo sviluppo. Sul corpo di un uomo morto carbonizzato è stato ritrovato un inquietante dettaglio.
Dopo il corpo carbonizzato di un giovane ritrovato la scorsa estate, parecchi mesi dopo è capitato un episodio analogo. Infatti, un uomo è morto proprio allo stesso modo. Ma oltre alla tragica scomparsa in sè, c’è un altro dettaglio che ha lasciato tutti attoniti. La comunità locale si è infatti ritrovata in forte stato di choc, dopo aver appreso questa notizia. Con tutti i retroscena che sono emersi con essa.

Uomo carbonizzato: i dettagli del caso
Nelle scorse ore, in provincia di Salerno, il corpo di un uomo di 46 anni è stato ritrovato parzialmente carbonizzato. Il ritrovamento in questione è avvenuto vicino al cimitero del piccolo borgo di Rutino, luogo in cui si è verificato il caso in questione.
Si è trattato di un ritrovamento casuale. Un conoscente della vittima, dopo essersi insospettito da una piccola colonna di fumo nell’area della periferia locale, si è avvicinato ad essa ritrovando così il corpo senza vita dell’uomo. Il quale in alcune parti del corpo è irriconoscibile.
Come riportato da Leggo, l’uomo si era improvvisamente allontanato dalla sua abitazione. Dopo vari tentativi falliti, non riuscendo a contattarlo i suoi familiari si sono immediatamente preoccupati. Sul posto si sono precipitati i Carabinieri della stazione locale, accompagnati dai colleghi di Agropoli.
Il macabro dettaglio: la possibile “firma”
I rilievi presi dagli investigatori accorsi sul posto, hanno messo in luce un dettaglio piuttosto macabro. Accanto al corpo dell’uomo di 46 anni, è stato infatti ritrovato un vaso con dei fiori freschi al suo interno. Le indagini per stabilire se questo oggetto possa avere un legame o meno, sono ancora in corso di svolgimento. Per il momento però, non è da escludere che questa possa ipoteticamente essere la “firma” del killer. Tuttavia, potrebbe anche trattarsi di un suicidio dettato da un particolare rituale.