A New York, ecco la mossa di Papa Leone XIV: accettate le dimissioni di Timothy Dolan con l’insediamento del vescovo “anti Trump”.
Papa Leone XIV si sta preparando al primo Santo Natale da Pontefice ma allo stesso tempo non manca di operare nella Chiesa in tutto il mondo. La conferma è arrivata dalla decisione maturata nelle scorse ore con le dimissioni accettate da Prevost per il vescovo uscente di New York Timothy Dolan e l’annesso insediamento di Ronald Hicks. Una mossa che ha sollevato grande attenzione per le posizioni del vescovo definito “anti Trump”.

Papa Leone XIV: la nomina a New York di Ronald Hicks
Il primo Pontefice americano della storia ha accettato le dimissioni di Timothy Dolan, Arcivescovo nella Grande Mela dal 2009. Una mossa ad effetto per New York, la seconda diocesi più grande degli Usa. Dolan aveva presentato le proprie dimissioni già lo scorso febbraio quando c’era ancora Bergoglio.
Dolan è sempre stato considerato “vicino” alla destra americana guidata da Donald Trump e a far parlare è la scelta del suo successore, il 58enne dell’Illinois, Ronald Hicks, le cui posizioni sembrano essere ben diverse da quelle dell’attuale presidente americano.
La mossa “anti Trump”: ecco perché
Nella sua conferenza stampa di insediamento dopo l’annuncio del Vaticano, Hicks ha fatto subito capire le proprie posizioni dando una sorte di segnale “anti Trump” e spiegando di avere “un grande cuore” per la comunità latino-americana. Successivamente, come sottolineato dai media americani e dalle parole riprese in queste ore da Open, il nuovo arcivescovo di New York ha ribadito la condanna espressa dalla conferenza dei vescovi USA della lotta senza quartiere all’immigrazione condotta dall’Amministrazione Trump.
Secondo Hicks è “giusto che gli USA proteggano i confini ma devono anche essere un Paese che rispetta la dignità umana e in cui ci si tratta bene l’un l’altro”. Hicks è cresciuto a Chicago ma è stato per anni missionario in America latina, precisamente a El Salvador. La scelta del nuovo vescovo nella Grande Mela sembra poter essere un messaggio chiaro del Papa anche al Presidente.