Delitto di Garlasco, Bruzzone furiosa: la foto della nuova impronta
Vai al contenuto

Delitto di Garlasco, Bruzzone furiosa sulla “nuova impronta”: la foto pubblicata

Roberta Bruzzone

La presunta nuova impronta sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi. Lo sfogo di Roberta Bruzzone e la foto condivisa.

La presunta rivelazione in merito ad una nuova impronta in relazione al caso del delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi ha suscitato svariate reazioni. Tra queste, anche quella decisamente arrabbiata e incredula della nota criminologa Roberta Bruzzone. L’esperta si è trovata a dire la sua via social con tanto di foto condivisa e poi a Fanpage, dove ha spiegato meglio alcuni concetti.

Mappa di Garlasco
Segnalino su Garlasco – newsmondo.it

Delitto di Garlasco: la Bruzzone e la presunta nuova impronta

“Eccoci. Qui siamo davvero oltre ogni limite. Oltre la tecnica, oltre il buon senso, oltre…. siamo nel “sottosopra’…”, ha esordito la Bruzzone nel suo post su Instagram e sugli altri canali social. “Addirittura si arriva a ‘leggere’ una forma di orma che, in un punto, avrebbe prodotto una presunta struttura parziale e che, magicamente, calpestando altre tracce, le avrebbe lasciate intonse. Intonse. Davvero. E l’immagine parla chiaro. A questo punto mi domando con che cosa stiamo avendo a che fare”.

“Perché una ricostruzione del genere, a livello tecnico, non è discutibile: è semplicemente inconcepibile. È un ribaltamento delle basi della dinamica delle tracce, della logica fisica, della coerenza minima che dovrebbe guidare qualsiasi lettura forense. Qui non siamo più nel campo dell’interpretazione. Siamo nel territorio della suggestione narrativa, dove la realtà viene piegata per farle dire ciò che si desidera sentire. Come potete vedere perfettamente, all’interno dell’area delimitata dalla linea azzurra sono presenti altre tracce. E allora la domanda è inevitabile: per quale motivo, se davvero ci fosse stato un calpestio, quelle tracce sarebbero rimaste perfettamente integre, tondeggianti, leggibili, mentre altre no? […]”

La prepoccupazione della criminologa

La Bruzzone ha quindi proseguito nel suo post sottolineando come la questione sia preccupante. A Fanpage ha quindi spiegato meglio questo aspetto: “Sono preoccupata da tecnico perché è manifestamente impossibile quello che viene sostenuto, ossia che quella sia un’orma, perché non ci sono altre orme di quel tipo. Peraltro, l’andamento non è quello di norma, è una forma geografica che può aver tranquillamente assunto una traccia ematica in considerazione della movimentazione della salma in quella parte limitrofa, e ancor meno si può mettere in correlazione quell’orma con la traccia 33 che peraltro non contiene le minuzie per fare un’attribuzione, non c’è sangue e questo è già ampiamente acclarato”.

La crimonologa ha quindi aggiunto: “La procura farà le sue osservazioni, ma il fatto stesso che non abbia inteso inserire la 33 nell’incidente probatorio dove c’era anche la parte dattiloscopica, francamente mi porta a ipotizzare che così forti in questa conclusione non siano. […] Se veramente un tecnico ha scritto una roba del genere, comincio a preoccuparmi perché è un problema di metodo serio. Perché se vale tutto, alla fine non vale più niente. Se il problema è la lettura degli elementi e la scienza non conta più niente, il dato oggettivo non conta più niente, nessuno di noi è più al sicuro”.

Leggi anche
Morta a 46 anni una “stella” di Hollywood: lutto nel cinema

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 22 Dicembre 2025 15:17

Morta a 46 anni una “stella” di Hollywood: lutto nel cinema

nl pixel