Episodio sconcertante da parte di una madre ai danni di suo figlio. Un bimbo sottoposto a riti satanici e una condizione generale pessima.
Dopo il terribile racconto su quanto accaduto ad un bambino, sparito nel nulla e ritrovato sepolto, ecco un’altra storia con protagonista un giovane bimbo, questa volta vittima di abusi e maltrattamenti da parte di sua madre. I fatti sono venuti a galla a Bolzano con la donna che, dopo essere rimasta vedova, pare aver perso la testa verso il suo piccolo.

Bimbo segregato in casa e vittima di riti satanici: i fatti
Arriva da Bolzano la storia tremenda di un bimbo segregato in casa, vittima di riti satanici e superstizioni. Non solo. Il piccolo era stato privato di scuola e pediatra da sua madre oltre che costretto a dormire di giorno e a mangiare unicamente dei biscotti secchi. A raccontare tutto è stato il quotidiano locale Alto Adige, che ha evidenziato la vicenda accaduta nelle scorse settimane.
Secondo quanto si apprende, la madre, rimasta vedova, aveva smesso di mandare il figlio a scuola e in alcune occasioni aveva minacciato le insegnanti di morte. Ma il peggio, da parte del piccolo infante, era quanto accadeva all’interno delle mura domestiche. In casa, infatti, il bambino era immerso in un clima di superstizioni e riti legati a pratiche sataniche. Una situazione che andava avanti, a quanto pare, da mesi con la mamma che cercava di inculcare nel figlio la convinzione che malesseri fisici come il mal di pancia fossero causati da maledizioni.
Le indagini e l’intervento della polizia
Stando a quanto riportato dall’Alto Adige, citato anche da altri media, le forze dell’ordine sarebbero intervenute per risolvere la questione e “salvare” il bambino. I carabinieri hanno sfondato la porta dell’abitazione nella quale viveva il ragazzino e hanno preso sua madre che è stata sottoposta a sospensione della responsabilità genitoriale per “instabilità psichica” e trasferita in un centro di igiene mentale. Il giovane avrebbe già iniziato un nuovo percorso in una comunità altoatesina, dove viene seguito e supportato nella vita quotidiana, compresa la scuola e altre attività ricreative.