I dispositivi che ci vengono forniti con la connessione a Internet spesso sono economici e hanno un segnale WiFi debole che non offre una buona copertura in casa. Ecco come sistemarlo.
Avere a che fare con un segnale WiFi debole che fatica ad arrivare in tutta la casa è una noia, e molto spesso rovina anche i pochi momenti di relax quotidiano. Pensiamo per esempio al fastidio di non poter vedere un video in tempo reale, o di non ricevere i messaggi di WhatsApp mentre siamo in salotto. O peggio, di scoprire a metà mese che abbiamo finito i “giga” perché il nostro smartphone si sgancia dalla rete di casa.
Fortunatamente è un problema che ha molte soluzioni diverse: dipende da quanto è grave il problema e da quanto vogliamo spendere. Ecco alcune soluzioni.
Migliorare la potenza del segnale WiFi a costo zero
Prima di tutto una precisazione: ella parlata comune si definisce “modem” o “router” il dispositivo per collegarsi a Internet, spesso fornito da chi ci vende la connessione. Per la verità entrambi i termini possono essere impropri, a seconda del tipo di connessione e della tecnologia adottata.
Tuttavia per amore di semplicità in questa guida verranno usati questi due termini come sinonimi di “attrezzo che collega i nostri dispositivi a Internet via WiFi“. I lettori più tecnici comprenderanno la necessità di semplificare, per non “perdersi” in sofismi.
Segnale WiFi debole? Proviamo a spostare il modem!
La prima cosa da fare è capire se amplificare il segnale WiFi può servire davvero. In alcuni casi infatti basta spostare il “modem” in una zona della casa più centrale, soprattutto se si trova in una stanza periferica, all’ingresso o comunque distante da dove lo usiamo di più.
Infatti possiamo approssimare la forma del segnale WiFi emesso dal “modem” con una sfera che irradia dal nostro dispositivo. Muovendo le antenne possiamo modificarne leggermente la forma, ma rimane un fatto: se il “modem è vicino a un muro esterno, metà del segnale se ne va fuori casa.
Inoltre, ai segnali radio piacciono poco le pareti, pochissimo quelle in cemento armato. Quindi spostare il nostro dispositivo anche di pochi metri può portare un grande beneficio, in particolare se “togliamo di mezzo” una parete.
Proviamo ad aumentare la potenza del segnale WiFi
Con la quantità di marche e modelli che i produttori offrono non è possibile mettere una regola generale, ma se abbiamo la possibilità di “entrare” nell’amministrazione del modem/router, verifichiamo se esiste una voce che suona come potenza del segnale, potenza di trasmissione e così via. Se c’è e non è al massimo, portiamola al 100%. In questo modo useremo la massima capacità di trasmissione.
Nei dispositivi più moderni, facciamo attenzione anche alle impostazioni Eco o Risparmio energia: a volte queste riducono la potenza del segnale per contenere i consumi. Se ci sono, proviamo a disattivarle.
Migliorare la potenza del segnale WiFi con un Range Extender
Questi dispositivi ci sono in varie forme, ma quelli più comodi si collegano a una presa di corrente e permettono, con una configurazione piuttosto rapida, di “allargare” il nostro segnale WiFi. Inoltre sono piuttosto economici, i modelli migliori costano qualche decina di euro.
Per utilizzarli basta collegarli a una presa di corrente che si trovi dove il nostro WiFi “prende” abbastanza bene e seguire le istruzioni che vengono fornite. Non è un’operazione completamente indolore, ma con un po’ di attenzione e un po’ di tempo a disposizione, non è necessario l’intervento di un tecnico. Se la nostra casa non ha dimensioni enormi, risolveranno facilmente il problema del segnale WiFi debole.
Questa soluzione è la più economica, ma ha qualche contropartita: la capacità di emissione di questi dispositivi non è colossale, e in alcuni casi possono esserci problemi se il range extender è di una marca diversa rispetto al nostro modem / router.
Nel dubbio, scegliamolo della stessa marca o optiamo per un modello un po’ più costoso. Possiamo trovarli facilmente cercando “range extender” o “Wlan Repeater”.
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Amplificare il segnale WiFi aggiungendo una nuova rete
Per la verità l’ideale sarebbe sostituire il “modem” che ci è stato fornito in dotazione con un modello più potente, ma questa soluzione ha due difetti. Prima di tutto, spesso stiamo pagando l’affitto del dispositivo e le procedure di restituzione sono laboriose. Oltretutto, la gestione della configurazione della nostra rete può diventare complicata se decidiamo di sostituire il dispositivo con uno diverso, e ci vuole sicuramente un tecnico specializzato. Per finire, i dispositivi privi di modem integrato sono mediamente più economici, e leggermente più semplici da mettere in funzione.
Anche in questo caso, possiamo trovare “router” e “access point” per tutte le tasche, ma in genere il prezzo incide principalmente su tre fattori: potenza del segnale, velocità di trasferimento e semplicità di configurazione. Sapendo che in ogni caso si tratterà di aggiungere un dispositivo alla nostra rete utilizzando un cavo di rete (che di solito è in dotazione), le cose non sono poi così terribili.
I dispositivi un po’ più costosi, come i Fritz!, dispongono di procedure di configurazione guidate piuttosto intuitive, mentre se abbiamo qualche competenza tecnica possiamo risparmiare qualcosa optando per marchi altrettanto efficaci ma più “spartani” come TP-Link o Netgear.
In genere si collega il cavo di rete al nostro “modem” e alla porta indicata del nuovo dispositivo e si seguono le istruzioni per il collegamento. Se la nostra rete ha qualche particolarità potrebbe essere necessario effettuare qualche procedura aggiuntiva come disabilitare il server DHCP o attribuire un indirizzo di rete fisso al dispositivo, operazioni per le quali potrebbe essere necessario l’aiuto di un esperto o di un tecnico.
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Teniamo presente che in ogni caso per affrontare questo tipo di configurazioni è meglio avere sotto mano un PC, meglio con Windows. Molte istruzioni infatti si rifanno a questo sistema operativo, più diffuso.
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