L’abbraccio di Giuda tra Salvini e Meloni

L’abbraccio di Giuda tra Salvini e Meloni

A Verona i due leader del centrodestra segnano una tregua tra sorrisi e abbracci ma in gioco c’è molto dietro.

Sul palco del comizio a sostegno del candidato del centrodestra Sboarina a Verona Matteo Salvini sale a sorpresa e abbraccia Giorgia Meloni. Un incontro pieno di abbracci – non del tutto genuini sicuramente – perché proprio a Verona i due si contendono la leadership del centrodestra. Anche se sostengono lo stesso candidato, Sboarina viene dalle file di Fratelli d’Italia, e una sua vittoria potrebbe essere un segno della leadership di Giorgia Meloni.

Tra il pubblico, infatti, ad essere inneggiata è “Giorgia! Giorgia!” e Salvini fa fatica a star dietro. Tra il leader della destra veneta Luca Zaia e l’acclamatissima Meloni, il leghista è in affanno così punta sull’unione con l’alleata e sale sul palco e l’abbraccia. Sì, ma in gioco c’è sempre la guida del centrodestra nonostante continuino a ripetere – e ripetersi – che il centrodestra è unito.

Alla faccia loro”, ha detto Meloni riabbracciando Salvini scagliandosi contro la sinistra, almeno unico nemico comune. “Poiché avevano detto che saremmo stati come Romeo e Giulietta, garantisco che non faremo la stessa fine”, ha ribattuto Salvini.

Giorgia Meloni

La folla inneggia Meloni mentre Salvini arranca

I due leader della destra sovranista hanno provato a dare un segnale di unione e di coesione in vista delle amministrative e delle future politiche ma la distanza è palese. L’invidia da parte di Salvini è tanta, in quella che era una roccaforte leghista secessionista ora la folla brulica di fiamme tricolore. Non si può non notare questa differenza: in pochissimi anni Meloni ha preso il posto di Salvini sorpassandolo e consolidando il suo consenso.

La distanza tra i due è palpabile nonostante gli abbracci, i sorrisi e le foto di famiglia scattate con Luca Zaia e Federico Sboarina. “Voglio leggere i titoli e le polemiche sui giornali, noi siamo qua e belli come il sole”, ha detto Salvini. Giorgia Meloni ha ribadito: “noi non abbiamo un piano B rispetto alle alleanze. Per noi il centrodestra è fondamentale. Chiaramente perché una coalizione sia competitiva, forte e credibile ha bisogno di regole, ha bisogno di orgoglio, ha bisogno di chiarezza sul futuro. È quello che io ho chiesto”.

“Il centrodestra è compatto, questo è l’obiettivo con alcune idee chiare. Noi siamo orgogliosi di quello che siamo e non abbiamo paura di nessuno”, le ha risposto dal palco Salvini. Ma la verità è che per Salvini non ci sono cori e i numeri come la piazza sembrano tutti tendere per “Giorgia”.