Franceschini: “Abolita la censura cinematografica”

Franceschini: “Abolita la censura cinematografica”

Il ministro Franceschini: “E’ stata abolita la censura cinematografica”. Firmato il decreto.

ROMA – “Abolita la censura cinematografica“. Con queste parole il ministro Franceschini ha annunciato la firma del decreto che istituisce la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche. “Superato definitivamente – ha aggiunto l’esponente del Pd – quel sistema di controlli e di interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti“.

Un provvedimento che non consentirà in futuro di tagliare o modificare le opere cinematografiche poco prima dell’uscita. Un cambio di passo importante per il settore.

La Commissione

Con questo decreto si crea anche una Commissione, chiamata a classificare le opere cinematografiche. Per la presidenza dell’organo è stato scelto il Presidente emerito del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno.

Al suo fianco ci saranno quarantanove componenti ed esperti di diversi settori come quello pedagogico-educativo (alla tutala dei minori nella comunicazione sociale) e associazioni dei genitori e per la protezione animali.

Cinema

La censura e il cinema

La decisione del ministro Franceschini è un cambio di passo per il mondo del cinema. In passato, infatti, sono stati diversi i film costretti ad essere modificati per la censura. Tra i più colpiti Pier Paolo Pasolini, che ha visto tutti i suoi film essere denunciati.

Ma anche Luchino Visconti, Renzo Arbore e Bernardo Bertolucci sono state vittime di queste censure. Una lista molto lunga che ha provocato in passato diverse denunce anche da parte degli stessi registi. La discussione con il Governo per un cambio di passo su questo tema era iniziata da diverso tempo ed ora con il provvedimento del ministro Franceschini è arrivata la vera svolta.

In futuro i film potranno arrivare in sala o in televisione senza particolari censure. Una buona notizia per un settore che spera di poter ripartire il prima possibile dopo un anno di restrizioni e chiusure per l’emergenza coronavirus.