L’abominio dei migranti a Malta

L’abominio dei migranti a Malta

L’accoglienza dei migranti a Malta, diventa sempre più sinonimo di detenzione. Il nuovo report di denuncia.

Cosa contiene il nuovo report, relativo la condizione dei migranti sbarcati a Malta negli ultimi anni? La documentazione redatta, denuncia le prospettive di vita di migranti disperati, sbarcati sull’isola. Il loro futuro? Finire in un centro di detenzione. In questo quadro drammatico, si può facilmente immaginare, che fine facciano i diritti dei migranti in questione. Una situazione tragica quindi, coercizzata anche dal fatto che le autorità maltesi, sembra abbiano cessato di approntare un chiaro intervento, circa le operazioni di immediato soccorso.

Le Ong, ossia gli enti che si adoperano per un pronto soccorso dei migranti in mare, hanno denunciato molteplici volte, la passività dello stato maltese, apparentemente sordo alle loro disperate richieste d’aiuto.

Le autorità maltesi

L’amministrazione dell’isola, sembra quindi infischiarsene delle imbarcazioni piene zeppe di migranti in serie difficoltà. Le autorità locali, preferiscono demandare il noioso compito, indirizzandolo alla Guardia Costiera di Tripoli. Quest’ultima, dovrebbe intercettare i gruppi e rispedirli in Libia, ossia in quello stesso avamposto da cui i migranti fuggirebbero disperati.

Manifestazione Razzismo

A lanciare l’allarme, ci pensa il Centro Europeo per i rifugiati. In questi ultimi anni, a seguito degli accordi tra Libia e Italia, all’interno del Mediterraneo sono rimaste attive solo alcune navi umanitarie, mentre sia l’Italia che Malta, si sono dimostrate insensibili e passive, circa la richiesta di soccorso, avanzata da ingenti gruppi di vite umane alla deriva.

Vite umane in costante lotta e fuga, da violenze, fame e miseria. Sono milioni le famiglie o i singoli, che decidono di rischiare la pelle in mare, nella speranza di trovare qualcosa di migliore, dall’altra parte della battigia.

L’ultimo report AIDA ((Asylum Information Database), chiarisce come a Malta, la permanenza dei migranti, spesso si trasformi in pura e terribile detenzione. Dal 2018 questa situazione è stata poi amplificata, a causa del repentino aumento di sbarchi sull’isola.