Pos, abrogata la norma che stabilisce la soglia minima

Pos, abrogata la norma che stabilisce la soglia minima

Il governo ha soppresso la norma sul Pos: via alla soglia minima per rifiutare i pagamenti, le multe restano.

La Commissione Bilancio alla camera ha approvato l’emendamento alla manovra. È definitivo: il provvedimento che stabilisce il tetto massimo per i pagamenti elettronici con il Pos è stato cancellato. Da giorni ormai il governo Meloni aveva annunciato un passo indietro per quanto riguarda la regolamentazione dei pagamenti elettronici.

L’approvazione dell’emendamento

L’emendamento è stato approvato durante la notte. Adesso è ufficiale, si torna alla prima stretta secondo cui gli esercenti sono obbligati a fornire il Pos come metodo di pagamento e qualora si rifiutassero è prevista una sanzione.

Recentemente erano giunte nuove indiscrezioni per quanto riguarda la soglia minima sui pagamenti per il Pos. Secondo quanto appreso, il governo aveva intenzione di diminuire ulteriormente la soglia portandola da 60 a 40 euro, fino a scendere a 30 euro.

La notizia è giunta attraverso un articolo del quotidiano Ansa, che spiega: “Tornano le multe per i commercianti che rifiutano di accettare pagamenti con carte e bancomat”. Il provvedimento è stato – ancora una volta – approvato in commissione Bilancio alla Camera. Cancellato quindi il tetto di 60 euro di cui si vociferava prima che dava la possibilità ai commercianti di rifiutare i pagamenti elettronici. Per quanto riguarda invece il tetto al contante, resta invariato ed ammonta a 5 mila euro.

Nel frattempo il governo Meloni si affretta al fine di rientrare nei tempi prestabiliti per il via libera della legge: il governo sta attualmente attendendo il parere dell’Unione europea in merito alla modifica del provvedimento.

La modifica del tetto sui pagamenti con il Pos ha suscitato numerose polemiche tra gli italiani. Associazioni come Cgil e Cisl hanno indetto diversi scioperi generali che interessano numerosi comparti, da quello della scuola a quello dei trasporti, in segno di protesta contro la Manovra contenuta nella nuova Legge di Bilancio che stabiliva appunto – tra le altre cose – l’aumento della soglia minima per i pagamenti con il Pos.